
NBA, risultati della notte: Nets ok a San Antonio dopo 19 anni, New Orleans batte Utah
Tripla doppia da record per James Harden (30 punti, 15 assist, 14 rimbalzi e 0 palle perse) nel successo all’overtime dei Nets a San Antonio - il primo a 19 anni di distanza dall’ultima volta. Luka Doncic sfiora la tripla doppia da 33 punti nella vittoria contro Orlando, New Orleans batte gli Utah Jazz. Nikola Jokic chiude con 39 punti a referto e Denver supera Chicago, Philadelphia vince contro Indiana, Houston incassa la 12^ sconfitta consecutiva, successo Portland contro Charlotte

SAN ANTONIO SPURS-BROOKLYN NETS 113-124 | Non poteva esserci modo migliore per sancire il definitivo cambio di passo in questa stagione da parte dei Brooklyn Nets - chiamati dopo l’arrivo di James Harden a vincere il titolo NBA. La squadra di New York trova a San Antonio un successo che mancava da 19 anni, interrompendo così una striscia di 17 sconfitte che era diventata una costante nella regular season dei Nets negli ultimi due decenni, abili a piazzare l'allungo decisivo all’overtime dopo essersi complicati la vita da soli
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Brooklyn infatti ha pensato troppo presto nel quarto periodo di aver già vinto la gara, incassando un 10-0 di parziale dagli Spurs con canestro sulla sirena di Dejounte Murray che ha costretto i Nets a restare altri 5 minuti supplementari in campo. Gli ospiti però ne avevano di più, travolgenti con il 16-5 che ha reso inutili i 22 punti, 11 assist e 6 rimbalzi di un DeMar DeRozan alla guida di un quintetto che chiude tutto in doppia cifra
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L’uomo copertina della serata però è James Harden, scatenato con i suoi 30 punti, 15 assist e 14 rimbalzi - tripla doppia decisiva per i Nets, raccolta senza perdere neanche un pallone; il primo a mettere insieme queste cifre senza sprecare neanche un possesso dal 1977 a oggi (da quando cioè vengono registrate le palle perse). Ancora senza l’infortunato Durant, a Brooklyn si godono un Kyrie Irving da 27 punti e un Bruce Brown da 23 con 10/13 dal campo
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NEW ORLEANS PELICANS-UTAH JAZZ 129-124 | Successo importante per i Pelicans che battono in volata i Jazz dopo essere stati in vantaggio anche di 17 lunghezze nel quarto periodo contro Utah, prima di ritrovarsi con un solo punto di margine nei secondi finali - decisi dalla difesa dei Pelicans e dai canestri di Zion Williamson, autore di 26 punti, 10 rimbalzi e 5 assist, a cui si aggiungono i 26 con 11/20 al tiro di Brandon Ingram e i 23 con 7 rimbalzi e 8 assist di Lonzo Ball
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Utah invece rallenta il passo, alla terza sconfitta nelle ultime sei gare dopo aver messo in fila soltanto risultati positivi nei precedenti 40 giorni. Il miglior realizzatore in casa Jazz è Bojan Bogdanovic: 31 punti con 7/11 dall’arco per l’ex Pacers, a cui si aggiungono i 22 e 9 rimbalzi di Rudy Gobert e i 21 con 8 assist di un Donovan Mitchell impreciso e dalla bassa percentuale al tiro (7/21 complessivo). Discorso diverso per Jordan Clarkson, sempre più sesto uomo dell’anno: per lui 20 punti con 5 rimbalzi, 4 assist e 3 triple a bersaglio
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New Orleans raccoglie ben 38 punti a gara in corso, in una partita in cui i Pelicans segnano 74 punti in area - il massimo mai segnato contro i Jazz negli ultimi 25 anni, arrivati in un match da soli 11 tentativi dall’arco (anche questo un record per una squadra uscita vincitrice da una NBA negli ultimi 4 anni). Dalla panchina però si alzano soltanto tre giocatori, in una rotazione ridotta all’osso da parte di coach Van Gundy che tiene ancora fuori Nicolò Melli
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ORLANDO MAGIC-DALLAS MAVERICKS 124-130 | Ottavo successo nelle ultime dieci gare per i Dallas Mavericks che riportano il proprio record al di sopra del 50% dopo un avvio complicatissimo di stagione: “Giocare senza dover avere a che fare con il COVID e con le assenze è tutta un’altra cosa”, ha sottolineato coach Carlisle, soddisfatto della prestazione da oltre 52% al tiro dal campo con ben 17 triple a bersaglio. I Magic invece sprofondano sempre più a Est: quarta sconfitta in fila e 14° posto davanti ai soli Detroit Pistons
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Il volto del successo Mavs è Luka Doncic, che sfiora la tripla doppia nella sua prima partita NBA da 22enne, segnando 33 punti con 12/22 dal campo, aggiungendo 10 rimbalzi e 9 assist. Kristaps Porzingis chiude invece con 17 punti, nonostante sbagli le ultime otto conclusioni tentate dal campo, ma nel finale Dallas trova il contributo di un positivo Jalen Brunson - che segna 17 dei suoi 24 punti complessivi nel secondo tempo, grazie ai quali Dallas prende il largo e chiude i conti
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Altra prestazione da All-Star per Nikola Vucevic, un uomo solo in mezzo al deserto e autore di 29 punti, 15 rimbalzi e 8 assist - leader statistico in casa Magic in tutte e tre le categorie statistiche. Evan Fournier è l’unico che riesce a dare supporto al centro montenegrino con i suoi 26 punti in 27 minuti, prima di essere costretto ad abbandonare il campo nel terzo quarto a causa del riacutizzarsi del dolore alla schiena che lo sta mettendo alle corde in questa stagione

CHICAGO BULLS-DENVER NUGGETS 112-118 | Terza vittoria nelle ultime quattro gare per i Nuggets che hanno bisogno di un Nikola Jokic in grande spolvero per avere la meglio contro i Bulls in una gara complicata a Chicago. I padroni di casa infatti, aggrappati ai 23 punti e 9 rimbalzi di Zach LaVine e ai 20 con 10 rimbalzi di Coby White, restano a contatto fino agli ultimi istanti di gara, quando dalla lunetta Will Barton e Jamal Murray condannano Chicago al secondo ko consecutivo
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Il dominatore incontrato del match (e dell’area, dove sostanzialmente non trova alcun tipo di opposizione) è Nikola Jokic, autore di 39 punti, 14 rimbalzi e 9 assist - a un passo dalla 50^ tripla doppia della sua carriera. Uno sforzo massimizzato nel quarto e decisivo periodo, quando il centro serbo segna 17 punti mettendo alle corde ogni tipo di opposizione da parte degli avversari e permettendo a Denver di vincere dopo aver sprecato un vantaggio di 15 lunghezze
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PHILADELPHIA 76ERS-INDIANA PACERS 130-114 | Tornano al successo i Sixers dopo il pesante e imprevisto ko arrivato in casa contro i Cavaliers. Questa volta a Philadelphia basta e avanza il contributo di una super panchina contro i Pacers, raccogliendo i 26 punti di Shake Milton a cui s aggiungono i 19 di Furkan Korkmaz. Joel Embiid e Ben Simmons si limitano all’ordinaria amministrazione, con il primo in doppia doppia da 24 punti e 13 rimbalzi e il secondo che ne aggiunge 18+6 - entrambi in campo meno di 30 minuti e tenuti a riposo da Rivers
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Quarta sconfitta in fila invece per Indiana, la brutta copia della squadra che negli ultimi anni era riuscita a dare battaglia nonostante un roster sulla carta meno attrezzato delle avversarie. I Pacers non vanno oltre i 20 punti realizzati da Malcolm Brogdon - alla guida di un quintetto tutto in doppia cifra, in cui Domantas Sabonis ne segna 15 con 9 rimbalzi e 7 assist, mentre Myles Turner si ferma a quota 11 punti al termine della battaglia senza esclusione di colpi con Embiid sotto canestro

HOUSTON ROCKETS-CLEVELAND CAVALIERS 90-101 | I Cavaliers allungano la striscia positiva, conquistano la quarta vittoria in fila (miglior serie dell’intera regular season), si prendono il 13° posto a Est - senza alcun tipo di velleità di scalare la classifica - e lasciano così definitivamente alle spalle una terribile serie di 10 sconfitte consecutive. Sono 12 invece quelle incassate dai Rockets, che senza James Harden raschiano il fondo e non riescono più a vincere (ultimo successo datato 4 febbraio)
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Cleveland riesce a ritrovare ritmo anche dopo un secondo quarto da 17 punti segnati, trascinata da un Collin Sexton da 39 punti con 12/20 dal campo, 4/8 dall’arco, 11/15 ai liberi a cui aggiunge anche 8 rimbalzi - alcuni dei quali per armare la mano di Darius Garland da 14 punti, mentre sono 11 quelli di Cedi Osman in uscita dalla panchina
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Dall’altra parte invece i Rockets, senza l’infortunato Eric Gordon tenuto a reciso a causa di un problema al ginocchio e costretti a rinunciare nel secondo quarto anche a Danuel House per un problema simile, aggiungono alla frustrazione di una striscia di sconfitte che va avanti da un mese anche i 32 punti di John Wall - ultimo a mollare in una sfida in cui l’unico altro giocatore di Houston in doppia cifra è Victor Oladipo, autore di 20 punti con 8/21 al tiro
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-CHARLOTTE HORNETS 123-111 | Tutto facile per i Blazers che dopo quattro sconfitte in fila, tornano al successo senza grossi problemi contro Charlotte - arrivata alla quinta gara in trasferta e chiaramente in deficit di energie. Damian Lillard chiude in doppia doppia con 23 punti e 10 assist, mentre Robert Covington ritocca a rialzo il suo massimo stagionale e chiude con 21 punti e 10 rimbalzi. Il modo migliore per celebrare una gara da 24 triple a segno - nuovo record di franchigia per i Blazers
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I volti dei due protagonisti del match faranno felici un bel po’ di appassionati NBA: il rookie e il veterano, con LaMelo Ball autore di 30 punti e miglior realizzatore dei suoi mentre dall’altra parte Carmelo Anthony chiude con 29 punti - mai così tanti in questa regular season - con 6 triple a bersaglio e 5 palle rubate. L’occasione migliore per mostrare al giovane talento degli Hornets cosa bisogna fare per diventare il nuovo “Melo” della NBA. Prima di mandare in pensione il n°00 dei Blazers però c’è ancora tempo
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