NBA, James Harden: gli Houston Rockets ritireranno la sua maglia n°13
il ritornoIl Barba è pronto a giocare indossando la maglia dei Nets la prima partita da avversario della sua carriera dopo l’addio a Houston - città martoriata dal freddo e dal maltempo nelle ultime settimane e incapace di vincere una partita nell’ultimo mese. I Rockets per accoglierlo hanno annunciato che ritireranno la sua n°13, l’undicesimo giocatore nella storia della franchigia texana a ricevere questo riconoscimento
Raccontare un addio non è mai semplice, soprattutto quando le separazioni sono tutt’altro che consensuali. James Harden, che a Houston ha trascorso otto stagioni da record, diventando uno dei volti più riconoscibili dell’intera NBA alla guida dei Rockets, meno di due mesi fa ha deciso di rompere definitivamente con la squadra texana e di prendere un’altra strada - “più comoda”, secondo i detrattori - per puntare al titolo NBA che manca al suo palmares personale di miglior realizzatore della lega e di MVP. Meglio raggiungere Kevin Durant e Kyrie Irving a Brooklyn, con buona pace dei Rockets che nel frattempo hanno scambiato anche Russell Westbrook, convivono con un separato in casa come PJ Tucker e si sono dovuti “accontentare” di Victor Oladipo e tante scelte al Draft, nella speranza che il futuro diventi meno amaro di un presente in cui da un mese Houston non conosce altro che sconfitte. Non poteva esserci infatti momento più agli antipodi per Harden e i Rockets di incrociare nuovamente le loro strade: da una parte una delle principali favorite nella corsa al titolo NBA, reduce dalla più lunga striscia di vittorie della storia dei Nets (8) e lanciatissima nonostante l’infortunio di Kevin Durant non permetta a Steve Nash di disporre dei Big Three al completo; dall’altra la peggior squadra NBA dell’ultimo mese, che non vince dallo scorso 4 febbraio e reduce da 12 ko consecutivi.
Quanto manca Harden? Parecchio nell’economia dei Rockets, piegati come tutta la città del Texas dal maltempo e dal gelo che ha colpito in maniera particolarmente dura, mettendo in enorme difficoltà l’intera comunità rimasta al freddo e per giorni senza corrente elettrica. Una situazione di disagio che anche Harden ha cercato di lenire a distanza, aiutando i più bisognosi e mettendo a disposizione un bel po’ di dollari per risolvere le situazioni più critiche: “È il minimo che possa fare per la città che ho chiamato casa per 8 anni”, racconta lui. I Rockets, che ora più che mai comprendono quale sia stata la fortuna di averlo avuto in squadra, hanno dunque deciso di omaggiarlo nel migliore dei modi - comunicando di avere intenzione, una volta che Harden avrà smesso di giocare a pallacanestro, di ritirare la sua maglia n°13. Sarà l’undicesimo giocatore della storia di Houston a ricevere questo riconoscimento: “Ha reso i primi 3 anni della mia presidenza indimenticabili”, chiosa Tilman Fertitta, il proprietario dei Rockets. Come dargli torto.