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NBA, Mitchell e Gobert accusano arbitri e sistema: "Qualcuno non ci vuole veder vincere"

NBA

Durissime parole di Donovan Mitchell (espulso a 30 secondi dalla fine) e Rudy Gobert dopo la sconfitta dei Jazz in overtime a Philadelphia. "Spero che gli arbitri riguardino la gara e si vergognino", dice il n°45 dei Jazz. "Vincere in un mercato piccolo è più difficile che farlo altrove", rincara la dose il francese

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Perdere non piace a nessuno, men che meno ai Jazz, quest’anno davvero poco abituati a uscire sconfitti dal campo. Così, il terzo ko nelle ultime 4 gare — arrivato in overtime a Philadelphia, con qualche fischio dubbio — ha fatto esplodere la rabbia di Donovan Mitchell (espulso a 30 secondi dalla fine) e di Rudy Gobert, i due All-Star dei Jazz, che nel metro arbitrale usato contro Utah vedono una costante preoccupante. “Voglio dare il giusto merito ai 76ers e a Joel Embiid, hanno vinto e sono un’ottima squadra”, le prime parole di Mitchell, che però è un fiume in piena e vuole arrivare subito al punto: “Noi abbiamo lottato ma così è dura. È dura dare tutto in campo e vederci strappare una partita del genere. Per me questa partita noi l’abbiamo vinta. Non sono mai stato uno che accusa gli arbitri, da me di solito sentite sempre dire che ‘avremmo potuto fare di più’. Ma così la situazione sta davvero sfuggendo di mano, sia in gare che abbiamo vinto che in altre come questa che abbiamo perso. Noi in campo siamo educati, non ci lamentiamo, cerchiamo di non accumulare frustrazione per determinati fischi ma così facendo non veniamo altro che fregati. Un certo tipo di arbitraggio nei nostri confronti ormai è una costante e la domanda che mi faccio è: possiamo riuscire a superarlo, a lungo andare? Siamo davvero i numero uno? Certo che lo siamo, ma il punto è: veniamo trattati come tali? Quello che sta succedendo è pazzesco. Abbiamo tutta una seconda parte di stagione davanti e sto male a pensare che continueremo a essere trattati in questa maniera. È una cosa che mi devasta, che devasta tutti noi. Sappiamo tutti di cosa stiamo parlando. Lo sappiamo tutti. Ma ora si sta esagerando, e credo che la lega debba prendere dei provvedimenti al riguardo. Voglio proprio vedere il 2-minute report di questa gara: questa cosa è proprio sfuggita di mano”.

Gobert: “Vincere in un mercato piccolo è più difficile”

Sotto accusa alcuni fischi nel finale ma in generale un metro arbitrale che ha visto Embiid (13 volte in lunetta) e i Sixers tirare 35 liberi contro i soli 19 dei Jazz. “A noi non vengono fischiati falli che qualsiasi altro giocatore di questa lega ottiene. Sappiamo di essere gli Utah Jazz, e forse c’è qualcuno che non ha piacere a vederci vincere, ma tutto questo è davvero deludente”. Le accuse del centro francese diventano più specifiche: “Per tre volte in fila Mike Conley è andato al ferro, per tre volte in fila si sono letteralmente aggrappati alle sue braccia e non c’è stato nessun fischio, che invece prontamente arriva dall’altra parte. Penso sia una grave mancanza di rispetto — rincara Gobert — verso di noi e verso il gioco. Spero che gli arbitri si riguardino la partita quando torneranno a casa: che la riguardino e si vergognino”. Ma le accuse del francese — dalla singola partita — vanno a toccare il nervo scoperto di tanti tifosi dei Jazz e di altre squadre lontano dai grandi mercati NBA: “Non vorrei doverlo dire, ma credo sia così: dopo aver giocato in questa lega otto anni, penso che vincere in un mercato piccolo sia più difficile che altrove, un ostacolo in più per noi da dover superare. Lo ripeto spesso ai miei compagni: noi dobbiamo essere migliori dei migliori. E la vedo come una mancanza di rispetto: ci meritiamo di meglio, sia come squadra, che come persone che lavorano duramente ogni giorno per dare sempre il meglio".

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