Significative le parole dell'azzurro, alla seconda gara in quintetto nelle ultime quattro, da lui chiuse a 19.5 punti di media: "Vincere ti condiziona positivamente: porti a casa tre-quattro gare in fila e la fiducia di colpo aumenta". In tutta la lega solo Philadelphia cavalca una striscia vincente (5 successi in fila) come quella degli Hawks
Troppo presto per dire che la stagione sia svoltata definitivamente, con l’avvento di coach Nate McMillan in panchina dopo il licenziamento di Lloyd Pierce. Ma i numeri non mentono: 5 gare disputate, 5 vittorie per gli Atlanta Hawks, pur facilitati da un calendario non impossibile (a parte Miami, incontrate tutte squadre con un record perdente: Orlando, Toronto, Sacramento e Cleveland). Solo Philadelphia, oggi, cavalca una striscia di vittorie come quella di Danilo Gallinari e compagni. E proprio l’azzurro, tornato in quintetto per l’assenza di Clint Capela contro i Cavs, commenta le differenze nel suo impiego, da titolare (fin qui solo tre partite) o da riserva: “Il mio approccio alla gara non cambia, mentalmente, ma è ovvio che se parto nei primi cinque so qual è il mio avversario diretto fin dalla palla a due e devo farmi trovare pronto, preparandomi contro di lui, contro le sue tendenze e tutto il resto”.
Al n°8 degli Hawks non sfugge l’importanza delle vittorie ottenute nelle ultime gare: “Servono a costruire fiducia: quando vinci un paio di partite punto a punto, e poi ne metti in fila tre o quattro di colpo giochi con più fiducia, e le vittorie ti condizionano positivamente”, dice. Ma i segnali più incoraggianti sono altri: “La strada è ancora lunga, ma ora finalmente vinciamo quelle partite che a inizio anno non riuscivamo a portare a casa”, afferma Gallinari. E rientrati tra le prime otto a Ovest, ora gli Hawks vedono sia Charlotte che New York tutt’altro che lontane.
[testo di Zeno Pisani]