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NBA, New York Knicks, Julius Randle è una furia: prova ad aggredire l'arbitro. VIDEO

TENSIONE
©Getty

Dopo aver commesso una violazione di passi sul possesso più importante della gara, l'All-Star dei Knicks voleva confrontarsi con Scott Foster a fine gara, lanciato verso l'arbitro con cattive intenzioni e allontanato in fretta e furia dai compagni: "Una chiamata che mi ha frustrato molto, ma meglio non commentare quanto accaduto. Meglio pensare alla prossima"

Subito dopo il suono della sirena lo hanno dovuto trascinare fuori dal parquet, ma Julius Randle avrebbe voluto fare ben altro al termine di una sfida per lui da 33 punti, 12 rimbalzi e 6 assist in cui i suoi Knicks erano riusciti ancora una volta a dimostrare di essere una squadra nuova, piena di motivazione e in grado di rimettersi in corsa anche dopo essere stati in svantaggio di 18 lunghezze nel quarto periodo. Una risalita fino al -3 sul tabellone che avrebbe permesso a Randle con un gioco da tre punti di rimettere in parità la gara a pochi secondi dalla sirena, ma la sua giocata con i piedi oltre l’arco non ha lasciato dubbi a Scott Foster: infrazione di passi, palla ai Nets e derby sostanzialmente perso. Una decisione che l’All-Star dei Knicks ha faticato a digerire, mentre James Harden si dirigeva in lunetta per convertire i due tiri liberi della staffa. A quel punto Randle, una volta terminata la gara, ha tentato in ogni modo di avvicinarsi alla terna arbitrale per ottenere spiegazioni, venendo trattenuto dai compagni per evitare guai ben peggiori: “Ero frustrato perché tutti i nostri sforzi sono stati vanificati da una chiamata che… meglio non parlare. Preferisco pensare alla prossima gara, alla sfida che ci aspetta tra 24 ore con Philadelphia. Quello sarà l’unico modo per riscattarci”. Anche davanti ai microfoni insomma, Randle è riuscito a fermarsi a un passo dal disastro.