NBA, a Sacramento si nasconde uno dei migliori big della lega: che annata Richaun Holmes!
NBATira oltre il 65% dal campo, la miglior percentuale in tutta la NBA (davanti a Gobert e Zion Williamson). Sul pick and roll va al ferro con un'efficienza che non ha eguali tra i lunghi (meglio di Adebayo e Jokic). Di Richaun Holmes a Sacramento non si parla molto, ma a fine anno sarà free agent: un nome da tenere d'occhio già per la trade deadline in arrivo giovedì?
In NBA Richaun Holmes è entrato dalla porta di servizio: al Draft, sì, ma chiamato solo al secondo giro, 37^ scelta assoluta nel 2015 perché Bowling Green — dove aveva giocato per tre anni al college — non è che sia proprio una powerhouse NCAA capace di mettere in vetrina i suoi talenti. A scommetterci i Philadelphia 76ers, che al ragazzo dell’area di Chicago concede però solo 20 quintetti base nel suo primo triennio in NBA. Poi la cessione a Phoenix, per la stagione 2018-19, e poi l’anno dopo a Sacramento: dall’ultima stagione ai Sixers, passando per quella ai Suns, fino alle due in maglia Kings, Holmes però non ha mai smesso di migliorare, nelle cifre e — ben più importante — nel suo rendimento in campo. I punti: da 6.5 a 8.2 a 12.3 fino ai 14.0 di media tenuti quest’anno. I rimbalzi: da 4.4 a 4.7 a 8.1 fino agli 8.7 attuali. Le percentuali al tiro: dal 56.0% al 60.8% al 64.8% fino a quel 65.1% che oggi lo colloca al primo posto in tutta la NBA per precisione al tiro. Eppure dei 220 canestri segnati da Holmes quest’anno, sono 113 quelli messi a segno in restricted area: più di un centinaio quindi arrivano lontani dal ferro, di cui 3/4 nel pitturato e il restante quarto dal mid-range, a testimonianza che il n°22 dei Kings ha sviluppato anche un tocco non indifferente. Tra i giocatori con almeno 400 possessi, Holmes è nella top 5 NBA per punti per possesso: al primo posto c’è Joe Harris (il cui dato è influenzato dalla produzione dall’arco), poi Chris Boucher di Toronto, Mikal Bridges di Phoenix e Montrez Harrell dei Lakers. E basta. La sua efficienza sui tagli all’interno del pick and roll (giocato spesso con De’Aaron Fox) è ancora migliore: Holmes produce 1.373 punti a possesso e nessuno — tra chi ha giocato almeno 100 azioni di questo tipo — fa meglio di lui nella lega, in una top 5 che comprende anche Bam Adebayo, Rudy Gobert e Nikola Jokic, tutti dietro.
Nome caldo per il mercato? A fine anno è free agent
Poi c’è la costanza del suo rendimento: sono già 15 le doppie doppie a referto per lui su 37 gare disputate (erano state 13 su 44 partite in tutta la scorsa stagione) e le ultime sue prestazioni — 25 con 11 rimbalzi nella notte a Boston, ma anche altri due ventelli contro Houston e Atlanta negli ultimi dieci giorni — gli hanno attirato parecchie attenzioni. Coach Luke Walton ha fatto sapere di come — l’anno prossimo — l'idea sia quella di dargli semaforo verde anche da tre punti (dove quest’anno ha tirato solo 7 volte, dopo non averci mai provato nelle precedenti due stagioni). Ma la volontà dell’allenatore dei Kings di parlare già della prossima stagione è un segnale, neppure troppo sottile, che Sacramento Holmes se lo vuole tenere stretto. A lui a fine anno scade il contratto di 5 milioni di dollari all’anno e da free agent sul mercato sicuramente può ambire di più, sempre che il suo nome non finisca in qualche operazione prima della trade deadline di giovedì 25. “Non riesco neppure a esprimere quanto amo questa città, questi tifosi, i miei compagni e quanto sono grato a Sacramento di avermi dato una vera opportunità”, dice lui. “Qui sto vivendo i momenti più belli della mia vita: amo giocare ai Kings”. Sembra una dichiarazione di amore eterno. Ma nella NBA le cose poi possono cambiare in fretta.