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NBA, infortunio Steph Curry: si allena e potrebbe rientrare coi Chicago Bulls

WARRIORS

Dopo cinque partite saltate per una contusione al coccige, Steph Curry è tornato ad allenarsi con i compagni e potrebbe scendere in campo contro i Chicago Bulls. Senza di lui Golden State ha perso quattro partite in fila e deve guardarsi le spalle per non scivolare fuori dal torneo play-in

I Golden State Warriors sono probabilmente nel momento più difficile della loro travagliata stagione, complici le quattro sconfitte consecutive raccolte contro Memphis, Philadelphia, Sacramento e Atlanta. Quattro ko arrivati senza poter contare su Steph Curry, che dopo essersi infortunato al coccige ricadendo male nella partita contro gli Houston Rockets ha dovuto saltare una settimana e mezzo di partite, coincise con il crollo verticale dei californiani. Ora però arrivano buone notizie, visto che il due volte MVP si è allenato completamente con la squadra nella giornata di domenica e il suo status per la partita contro i Chicago Bulls è salito a “questionable”, quindi con il 50% di possibilità di scendere in campo. “Abbiamo finito di fare la partitella giusto ora, sta facendo un po’ di lavoro extra e vogliamo vedere come risponde il suo corpo” ha detto coach Steve Kerr dopo l’allenamento. “Poi sarà una discussione con Rick Celebrini [il capo dello staff medico e atletico degli Warriors, ndr] e lo staff tecnico. Vedremo come andrà”.

Il crollo in classifica di Golden State senza Steph

Curry, che si era infortunato cadendo sui gradini in prossimità della panchina avversaria dopo un tiro fuori equilibrio, si sente meglio dopo che la squadra aveva annunciato una settimana di stop lo scorso martedì, complice la risonanza magnetica che ha evidenziato solo un’infiammazione. Kerr ha parlato anche di come cambia la squadra con la sua presenza in campo: “Quando c’è Steph, abbiamo una fiducia e un atteggiamento che non possediamo senza di lui, e questo ci migliora anche nella metà campo difensiva. Nelle ultime otto o nove partite è successo di tutto — sia per infortuni che per il protocollo anti-Covid. Non sono scuse, ma i motivi per cui siamo andati in difficoltà. Ma mi rendo conto che a nessuno importa: è andata come è andata, ogni squadra ha questo tipo di problemi quest’anno. In questo momento abbiamo bisogno di capire quali sono i prossimi passi da compiere, come migliorare a difesa e tornare a giocare a un livello decisamente più alto. E vincere delle partite”. Golden State infatti è scivolata al decimo posto nella Western Conference e deve guardarsi le spalle, dato che i Sacramento Kings hanno vinto quattro partite in fila (una anche contro di loro) e si sono riportato a una gara di distanza in classifica, minacciando di prendere il loro posto nel torneo play-in.

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