Il ritorno della point guard degli Hornets (che si era fratturato il polso il 20 marzo scorso) rilancia le ambizioni playoff della sua squadra e riapre completamente la corsa al premio di rookie dell'anno. Ball - atteso in campo stanotte contro Detroit dopo aver saltato 21 partite - dovrà vedersela con la competizione di Anthony Edwards e Tyrese Haliburton
LaMelo Ball si era fratturato il polso destro il 20 marzo scorso, da allora i suoi Charlotte Hornets hanno disputato 21 partite, vincendone 10 e perdendone una in più, 11. Hanno tenuto botta, avevano un record appena sotto il 50% allora (20-21), è simile anche oggi (30-32), quando riaccolgono in squadra — nella gara della notte contro Detroit — il loro rookie meraviglia. Charlotte è ottava a Est, due gare in mezzo dietro il settimo posto degli Heat, ma con Indiana e Washington rispettivamente a una gara e una gara e mezza di distanza in nona e decima posizione. Per questo il rientro di Ball — atteso in campo nella gara interna contro i Pistons — è importante per gli Hornets, ma è importante anche per lui. Avrà ancora 10 partite esatte per consolidare il suo ruolo nella corsa al premio di rookie dell’anno. Sembrava il chiarissimo favorito al momento dell’infortunio, ma sembrava anche altrettanto chiaro che se non fosse tornato in campo fino al termine della regular season il riconoscimento sarebbe andato a qualcun altro.
Si riapre la corsa al titolo di rookie dell'anno
Con ogni probabilità alla prima scelta assoluta Anthony Edwards di Minnesota, letteralmente sbocciato nelle ultime settimane (è il miglior rookie tra i realizzatori con oltre 18 a sera); oppure a Tyrese Haliburton di Sacramento, che dei tre è quello che tira meglio, sia dal campo, che da tre punti che in lunetta. Ma Ball — quasi 16 punti di media nelle 41 gare disputate, oltre a 6 assist e 6 rimbalzi mal contati — era il giovane giocatore che più aveva impressionato, firmando una tripla doppia (contro Atlanta il 9 gennaio) e tante giocate spettacolari che lo avevano reso subito il leader dei giovani Hornets. A lui erano anche andati i tre premi di matricola del mese per la Eastern Conference (ovviamente non vincerà quello di aprile, mese che lo ha visto ai box), con Halliburton (2) e Edwards (1, probabile che vinca il secondo ad aprile) a dividersi quelli della Western. Ma ora LaMelo Ball ritorna - contemporaneamente al rientro in squadra anche di Malik Monk, altra addizione importante dalla panchina - per spingere la sua squadra ai playoff e per andare a prendersi il titolo di rookie dell’anno: la corsa si fa interessantissima.