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NBA, dopo il piede la mano: un altro infortunio a Kawhi Leonard preoccupa i Clippers

NBA
©Getty

Il due volte MVP delle finali NBA si era infortunato la mano sinistra nel derby di giovedì contro i Lakers. Ora, nella gara contro i Knicks, ha ammesso di esserci ancora caduto sopra, peggiorando la situazione. "È frustrante, ma non ci si può fermare: bisogna abituarsi a giocare col dolore e andare avanti"

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Nessuno vuole arrivare al momento più caldo della stagione — i playoff — con un infortunio da gestire. Ma dopo una lunga stagione, spesso è inevitabile. Come nel caso di Kawhi Leonard, tornato in campo nelle ultime 4 gare per i suoi Clippers dopo averne saltate 9 delle precedenti 10 per via di un problema al piede destro. Ma non è il piede — si scopre ora — a preoccupare il due volte MVP delle finali NBA. “A darmi più fastidio è la mano [sinistra]”, ha confessato Leonard, conseguenza di un colpo incassato per una caduta a terra nella gara di giovedì contro i Lakers, in seguito a un raddoppio. Il n°2 dei Clippers era stato visto toccarsi la mano dolorante più volte e a sentire le sue parole dopo la gara di ieri contro i Knicks, la stessa mano sinistra continua a dargli qualche problema. “Ci sono nuovamente caduto sopra, nella seconda o nella terza azione della partita. È frustrante — ha ammesso — ma a parte questo mi sento bene. Ho dovuto attraversare situazioni ben peggiori”. Non si tratta della mano con cui tira, e non dovrebbe essere troppo grave, ma su una macchina perfetta come quella del due volte campione NBA anche quelli che in America vengono chiamati “nagging injuries” — piccoli fastidi, infortuni minori — possono tenere lontano dal 100% un giocatore sicuramente determinante per le ambizioni dei Clippers.

“Dopo una stagione da 70 e passa partite è normale avere qualche dolore e qualche infortunio qua e là. Bisogna lottare, abituarsi a giocare col dolore e non preoccuparsene troppo. Non ci si può fermare, bisogna continuare ad andare avanti”. Anche se non si è al massimo, ma il momento decisivo della stagione si avvicina. E ai Clippers — più che altrove — la pressione, dopo il fallimento dello scorso anno, è altissima.

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