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Miglior difensore NBA, nessuno considera Myles Turner. E lui esplode: "Sono stufo marcio"

NBA
©Getty

Violento sfogo da parte del centro degli Indiana Pacers che - per l'ennesima volta - non vede il proprio nome neppure considerato per il premio di miglior difensore della lega o per l'inclusione nei migliori quintetti. "Tutte str**ate - sbotta - perché quando non sono in campo io l'efficienza difensiva della mia squadra cala in maniera evidente"

Myles Turner ha iniziato a manifestare il suo malcontento su Twitter ma poi — davanti ai giornalisti di Indianapolis — ha deciso di non tenersi dentro nulla e di rivelare tutto il suo malcontento. Il motivo? Il fatto di non essere preso (“per l’ennesima volta”, dice lui) neppure in considerazione per il premio di miglior difensore NBA. “Per quanti anni di fila deve andare avanti questa cosa?”, si è interrogato su Twitter riprendendo un post di ESPN che ipotizzando i due migliori quintetti difensivi della stagione non lo vedeva tra i primi 10 nella lega. E Turner è stato poi ancora più eloquente davanti ai microfoni della stampa locale: “Non prendetemi per i fondelli. Il messaggio che voglio dare a tutti è semplicemente questo. È tutto l’anno che gioco forte in difesa, e so benissimo che difendere non vuol dire solo stoppare [dove Turner sarebbe al primo posto nella lega, con 3.4 palloni rispediti al mittente a partita, ndr]. La mia squadra ha bisogno di me in campo, e quando non ci sono io ad ancorare la difesa la differenza è evidente”, fa sapere Turner, forte anche di numeri che confermano la sua tesi (l’efficienza difensiva dei Pacers con lui in campo è di 107.9 punti concessi ogni 100 possessi, dato che sale a 112.6 — quasi 5 punti in più — quando è assente). Per questo, dice Turner, “il fatto di non essere neppure considerato per il premio mi fa davvero imbestialire. Quello che ho fatto quest’anno parla per me: ho giocato il 70% delle gare in calendario, per cui non venite a raccontarmi frottole” (una fascite plantare al piede destro lo sta ora tenendo fuori, e in realtà le 47 gare su 69 da lui disputate lo mantengono di pochissimo sotto la soglia del 70% che serve a qualificare i giocatori per le classifiche statistiche di fine anno).

Partita più, partita meno, però, il succo del discorso di Myles Turner non cambia: “Non me ne starò qui a piangere implorando qualcuno di prendermi in considerazione per il premio di miglior difensore, o per l’inclusione in uno dei primi quintetti. Ma voglio ribadire quello che penso”, aggiunge subito il centro dei Pacers: “Le classifiche che leggo sono tutte str**zate, e sono una totale mancanza di rispetto nei miei confronti. Sono stufo marcio che accada ogni anno”.

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