Con una serie di post su Twitter il lungo dei Pacers reagisce alle accuse ricevuta dalla nazionale di coach Popovich dopo la deludente spedizione cinese: "Noi abbiamo accettato la sfida, in tanti l'hanno rifiutata"
Una sconfitta evitata per un soffio contro la Turchia già alla seconda partita del Mondiale. Poi il ko decisivo ai quarti di finale – la prima partita “dentro-o-fuori” – contro la Francia. Quindi un altro contro la Serbia, ininfluente ormai ma comunque significativo. Il Mondiale cinese di Team USA si conclude con la sfida tutt’altro che attesa con la Polonia per il settimo/ottavo posto e ovviamente – a fronte di un risultato così deludente, fuori dalla zona medaglia dopo 17 anni – all’indirizzo della squadra guidata da coach Popovich sono arrivate moltissime critiche. Alcune, però, hanno fatto infuriare il lungo di Team USA Myles Turner, che dal suo account Twitter si è lanciato in una lunga e appassionata difesa dei 12 scesi in campo in Cina: “Dal primo al dodicesimo i giocatori di questa squadra hanno sacrificato tantissimo per il nostro Paese. La nostra estate, i nostri corpi, lo stress mentale. Non abbiamo ottenuto il risultato che volevamo, e nessuno è più infuriato di noi per questo ma mi rifiuto di tollerare qualsiasi accusa per il modo in cui abbiamo giocato. Nessun può mettere in dubbio il nostro cuore”, il primo messaggio affidato ai social. Ma non certo l’ultimo. Turner infatti ha voluto in maniera sottile mandare un messaggio anche a tutte quelle superstar NBA assenti in Cina (assenze piaciute poco anche a Jerry Colangelo): “Siamo stati quelli che hanno accettato di scendere in campo quando tanti altri hanno rifiutato. Abbiamo comunque qualificato il nostro Paese alle prossime Olimpiadi. Ora dobbiamo solo ricostruire quella reputazione che abbiamo ereditato [prima dei Mondiali]. Certo, siamo entrati nella storia dalla parte sbagliata. Ma questo non farà altro che rendere ancora più dolce la prossima medaglia!”, la promessa del lungo dei Pacers. Che poi torna sull’avventura mondiale: “In ogni partita abbiamo messo in campo tutto il nostro carattere e il nostro spirito. Non mancateci di rispetto, non mancate di rispetto al nostro coaching staff o a USA Basketball in generale. Mostrate invece il giusto rispetto al mondo del basket internazionale perché ci sono molti Paesi con tantissimo talento”. L’ultimo post è per i compagni di un’avventura sfortunata, che Turner vuole ricordare uno per uno: “Jaylen Brown, Khris Middleton, Donovan Mitchell, Mason Plumlee, Marcus Smart, Kemba Walker, Derrick White, Brook Lopez, Harrison Barnes, Joe Harris: è stato un onore andare in guerra con ciascuno di voi, sera dopo sera. Buon viaggio e buona fortuna amici, torniamo a casa con una vittoria!”, l’augurio finale in vista della partita per il 7° posto che vedrà gli Stati Uniti fronteggiare la Polonia nell’atto finale di un Mondiale che – questo lo sa anche Turner – non verrà certo ricordato con orgoglio in casa USA.