
Playoff NBA: Luka Doncic travolge i Clippers, 4-1 per Sixers, Hawks e Jazz
Doncic chiude con 42 punti e 14 assist, trascinando Dallas sul 3-2 contro i Clippers. Senza Joel Embiid, i Sixers battono gli Wizards - tripla doppia di Ben Simmons, 30 punti per Seth Curry - e conquistano la semifinale, in cui sfideranno gli Hawks che vincono al Madison Square Garden (36 punti di Trae Young) e chiudono 4-1 la serie con i Knicks. Tutto facile per Utah che travolge Memphis in gara-5 e si prende la qualificazione. Le repliche di gara-5 tra Clippers-Mavericks alle 11, alle 14, alle 17.30 e alle 20.45

PHILADELPHIA 76ERS-WASHINGTON WIZARDS 129-112 - SERIE (4-1) | I Sixers tengono a riposo l’infortunato Joel Embiid e battono lo stesso gli Wizards in gara-5, condannando Westbrook&Beal a iniziare anticipatamente la offseason rispetto ai loro programmi. Merito di un secondo tempo in cui Washington subisce 64 punti e non tiene il passo dei padroni di casa, nonostante un Rui Hachimura da 21 punti con 8/13 dal campo - abile a sfruttare l’assenza di Joel Embiid a protezione del ferro - e il 49.4% raccolto di squadra al tiro
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Philadelphia invece fa di necessità virtù, sfruttando la miglior prestazione in carriera ai playoff realizzata da Seth Curry: 30 punti con 10/17 dal campo, 3/6 dall’arco e 7/7 ai liberi. Il contributo ideale nel momento del bisogno, a cui si aggiungono i 28 punti, 9 rimbalzi, 6 assist e 3 recuperi firmati da Tobias Harris; fondamentali per scrollarsi di dosso il pessimo avvio e alzando all’occorrenza il quintetto - partito con Mathisse Thybulle titolare - grazie a un Dwight Howard da 12 punti e 8 rimbalzi in 16 minuti (confortante l’8/10 a cronometro fermo)
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Chiude invece con un 5/8 dalla lunetta la sua gara Ben Simmons, protagonista in tripla doppia di un match in cui ha davvero fatto un po’ di tutto sul parquet per i Sixers: 19 punti, 10 rimbalzi e 11 assist, con 7/11 al tiro e piazzando un paio di stoppate nelle fasi cruciali della sfida. Il risultato per Philadelphia è quello sperato: godersi un paio di giorni di meritato riposo, in attesa di capire come starà Joel Embiid e iniziando a preparare la semifinale contro gli Hawks - vincitori anche loro, come scoprirete scrollando un po’ più in basso
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Finisce invece qui la stagione di un Russell Westbrook a cui è difficile rimproverare qualcosa, nonostante un’altra serata complicata al tiro: 7/20 dal campo con 24 punti, 10 assist e 8 rimbalzi a referto. Termina con 32 punti la prima stagione in carriera da All-Star di Bradley Beal, che aggiunge 7 rimbalzi e 5 assist a una prestazione da 10/23 al tiro. Washington ripartirà da loro anche il prossimo anno, non potendo chiedere e/o sperare di più dopo la qualificazione da ottava e il complicato incrocio con i Sixers primi della classe a Est
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NEW YORK KNICKS-ATLANTA HAWKS - 89-103 (SERIE 1-4) | Si chiude anche la serie - sulla carta - più equilibrata di questo 1° turno di playoff a Est, con i Knicks che incassano un’altra pesante sconfitta al Madison Square Garden e costringono Spike Lee a prendere la strada di casa con diversi minuti d’anticipo rispetto al previsto. Atlanta infatti allunga ben oltre la doppia cifra di vantaggio nei due quarti centrali e amministra il vantaggio nell’ultimo quarto d’ora, con tanto di sfida chiusa dalla tripla (con inchino) di un Trae Young ancora una volta protagonista
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Il giovane talento degli Hawks chiude con 36 punti, 9 assist e una prestazione al tiro da 10/28 complessivo dal campo. Young diventa così assieme a Michael Jordan, l’unico giocatore nella storia NBA ad aver realizzato da avversario tre trentelli in fila al Madison Square Garden; abile ad approfittare anche della doppia doppia da 14 punti e 15 rimbalzi di Clint Capela (6/7 al tiro) e dei 15 punti di un chirurgico De’Andre Hunter che colpisce nei momenti cruciali della sfida. Atlanta conquista così la prima semifinale di Conference degli ultimi 5 anni
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Partita da dimenticare invece per Danilo Gallinari, a cui va tutto storto nella sfida di New York - incapace di trovare ritmo e canestri e spaesato al tiro in una serata non da lui. Alla sirena finale il suo misero bottino è soltanto di un punto, senza trovare mai il fondo della retina dal campo nonostante i sette tentativi. Due rimbalzi, una palla recuperata e davvero poco altro dei 18 minuti che coach McMillan gli concede: meglio resettare tutto, dimenticare questo passaggio a vuoto e iniziare a concentrarsi sulla delicata sfida contro i Sixers
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I Knicks terminano così nel peggiore dei modi una cavalcata playoff che speravano potesse essere più lunga: Julius Randle è ancora una volta il miglior realizzatore di squadra (23 punti e 13 rimbalzi), incapace però di mettere a posto la mira in una serata da 8/21 complessivo dal campo. Un affaticato Derrick Rose tira 11 volte e raccoglie soltanto sei punti: “Il mio futuro non dipende da me, non sono io a dover scegliere”, ha spiegato a fine gara. Visti i risultati comunque positivi, i Knicks non dovrebbero avere grossi dubbi nel confermarlo

UTAH JAZZ-MEMPHIS GRIZZLIES 126-110 - SERIE (4-1) | Finisce come tutti si aspettavano iniziasse la serie tra Jazz e Grizzlies, con una gara dominata sin dalla palla a due da Utah che segna 47 punti nel solo primo quarto, travolge gli ospiti e si prende un successo che vale la qualificazione. Quarta affermazione in fila per i primi della classe a Ovest, che si godono le 17 triple a bersaglio, il 51.6% dal campo di squadra e aspettano ora la vincitrice della serie tra Clippers e Mavericks - godendosi il meritato riposo
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Il volto del successo Jazz è ancora una volta Donovan Mitchell, che bissa i 30 punti già realizzati in gara-4, giocando però un match molto più efficace (scatenato nel primo tempo quando c’è da indirizzare la partita): 11/16 dal campo, 5/8 dall’arco, 10 assist e 6 rimbalzi in soli 29 minuti, che si aggiungono ai 23 con 15 rimbalzi di Rudy Gobert e ai 24 con 9/20 al tiro di Jordan Clarkson - sempre incisivo a gara in corso e una delle tante armi a disposizione di coach Snyder
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Non solo buone notizie per i Jazz - prima squadra di sempre ai playoff a segnare 17+ canestri dalla lunga distanza in quattro gara in fila (9 delle quali arrivate nel primo quarto) - costretti a rinunciare a Mike Conley dopo 12 minuti trascorsi sul parquet (con 7 punti e 3/4 al tiro): un problema ai muscoli della coscia destra, la stessa che lo ha costretto a saltare due settimane sul finire di regular season e che preoccupa non poco lo staff medico di Utah

Difficile invece rimproverare qualcosa ai Grizzlies, che continuano al loro crescita guidati da un Ja Morant autore di 27 punti, 11 assist e 7 rimbalzi con il 50% al tiro (11/22 complessivo) che ben racconta la sua capacità di avere impatto anche in un match difficile e mai realmente conteso da Memphis. Sono 27 anche i punti a referto di Dillon Brooks, mentre Jaren Jackson Jr. ne aggiunge 15 con 7 rimbalzi. Il futuro della squadra del Tennessee è ben chiaro: basta avere pazienza e far crescere un gruppo molto promettente

L.A. CLIPPERS-DALLAS MAVERICKS 100-105 - SERIE (2-3) | Rimandato ancora una volta l’appuntamento con un successo casalingo in una serie in cui a sorridere è per la quinta gara consecutiva la squadra in trasferta: Dallas infatti parte forte, stringe i denti, allunga nel terzo quarto approfittando dei problemi di falli di Paul George (20-3 il parziale poi rivelatosi decisivo) e lotta in un quarto periodo da soli 16 punti segnati in 12 minuti, portando a casa un 3-2 che mette spalle al muro i Clippers
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Il volto, il protagonista, il leader - chiamatelo come volete - è sempre Luka Doncic, che nel 1° quarto bissa i 19 punti di tutta gara-4 (la peggiore prestazione della serie) e poi spicca il volo in un match in cui non manca davvero nulla: 42 punti, 14 assist e 8 rimbalzi, con giocate fondamentali nel finale e letteralmente ogni possesso transitato dalle sue mani. Un dato: dei 37 canestri dei Mavericks, 31 sono stati realizzati o assistiti dall’All-Star texano. Siamo oltre la dipendenza: un giocatore unico che vuole conquistare l’accesso al 2° turno playoff
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E gli altri compagni di squadra? L’unico in doppia cifra è Tim Hardaway Jr., ufficialmente il secondo violino della squadra e autore di 20 punti e 8 rimbalzi con 6/19 dal campo. Difficoltà nel trovare il fondo della retina che non riguardano Kristaps Porzingis, che tira soltanto sei volte dal campo e segna tre canestri: il bottino finale è di soli otto punti, ma è sua la tripla che ricaccia definitivamente indietro i Clippers nell’ultimo minuto di gioco. Il lungo lettone nel momento del bisogno ha risposto presente

Ai Clippers che raccolgono soltanto 11 punti dalla panchina non basta un quintetto tutto in doppia cifra, guidato dai 23 punti, 10 rimbalzi e 6 assist di un fondamentale Paul George. Con lui in campo, + 17 di plus/minus per i losangelini, letteralmente crollati nei 9 minuti in cui è stato costretto a fermarsi dopo aver commesso il quarto fallo a metà terzo quarto. Kawhi Leonard ne aggiunge 20 con 19 tiri, 5 rimbalzi e 5 assist: ciò che resta però è la tripla affrettata e sbagliata sull’ultimo possesso, che ha lasciato interdetto Rajon Rondo e tanti tifosi di L.A.

Questa la situazione a quasi due settimane dall'inizio playoff: a Est già tutto deciso, con le due semifinali pronte a partire nel weekend, mentre a Ovest a festeggiare sono i Jazz che aspettano di conoscere il nome del loro prossimo avversario. Da non perdere invece su Sky Sport NBA le repliche della gara-5 tra Clippers e Mavericks, in onda alle 11, alle 14, alle 17.15 e alle 20.55
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