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Playoff NBA, Kevin Durant non replica il miracolo: "Non posso vincere da solo"

BROOKLYN

Dopo l’eroica prestazione in gara-5 contro Milwaukee, Kevin Durant ha giocato una partita di alto livello ma non come la partita precedente, avendo bisogno di 30 tiri per segnare 32 punti con 2/8 da tre e solo due liberi tentati, sbagliandoli entrambi: "Non ho nemmeno tentato di replicare gara-5, so di non poter vincere da solo. Ho preso i tiri che c’erano, cerco di seguire il flusso della partita ma questa non era la nostra serata"

Prestazioni come quella realizzata in gara-5 da Kevin Durant sono speciali proprio perché irripetibili. C’è un motivo se non si era mai vista una tripla doppia da 49 punti, 17 rimbalzi e 10 assist in una partita di playoff, e aspettarsi un’altra prestazione del genere in gara-6 sul campo dei Milwaukee Bucks era irrealistico. E infatti non è accaduto: KD ha giocato un’altra partita di alto livello chiudendo con 32 punti, ma ha avuto bisogno di 30 tiri per riuscirci (segnandone 15) con 2/8 da tre, 7 palle perse e appena due tiri liberi tentati, peraltro sbagliandoli entrambi come non gli succede praticamente mai. “Non ho nemmeno cercato di replicare gara-5” ha detto KD dopo la partita. “Ho solo cercato di andare in campo e giocare al meglio ogni possesso. Non cerco di fare l’eroe là fuori, so di non poter vincere una partita da solo. Perciò cerco di giocare nel modo giusto prendendomi i tiri che ci sono. Un paio li ho affrettati per rimetterci in partita e cambiare l’inerzia della gara, ma per la maggior parte del tempo ho provato soprattutto a essere aggressivo e mettere pressione alla difesa”. Senza Kyrie Irving in campo e con James Harden ancora in fase di ripresa dall’infortunio al bicipite femorale, le maggiori responsabilità offensive inevitabilmente ricadono su KD, che non è rimasto in campo per tutti i 48 minuti come accaduto in gara-5. “So di dover tenere la palla in mano un po’ di più, ma se sono aggressivo è tutto di guadagnato per noi, specie quando attacco il ferro. Ma non cerco di replicare una serata enorme come quella dell’altra sera: lascio che la partita segua il suo flusso, solo che questa non è stata la nostra serata”.

Le parole di Nash e la speranza riposta in Harden

Un pensiero condiviso anche da coach Steve Nash: “Per tutta la sera non sembravamo avere molte energie. Volevamo trovarle, ma non siamo riusciti a farlo. E quando non trovi il ritmo rende tutto più difficile, diventa una situazione tipo l’uovo e la gallina: ti manca il ritmo perché non hai energia o ti manca energia perché non hai ritmo in attacco? Semplicemente non abbiamo giocato la nostra miglior partita: ora dipende tutto da come rispondiamo”. Sicuramente ci sarà bisogno di un altro tipo di contributo da parte dei “comprimari”, ma le speranze maggiori sono riposte nel bicipite femorale di James Harden, che ha fatto vedere degli sprazzi del giocatore che può essere se al 100% solo nel secondo quarto, nel quale ha segnato 11 dei suoi 16 punti. “Non è nemmeno una questione di ruggine” ha detto dopo la partita. “È semplicemente la possibilità di muoversi, e con l’andare del tempo penso che migliorerò. Quello di gara-5 è stato il primo giorno in cui ho provato a muovermi per davvero da quando mi sono fatto male e oggi non è stato poi così diverso. Ma sono in campo per fare tutto quello che serve per vincere: devo essere migliore su entrambi i lati del campo, e lo sarò in gara-7”. L’appuntamento è fissato alle 2.30 della notte tra sabato e domenica in diretta su Sky Sport.

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