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NBA, New Orleans cede Adams e Bledsoe, ottiene Valanciunas e libera spazio salariale

NBA
©Getty

L'operazione tra Pelicans e Grizzlies vede le due franchigie scambiarsi i rispettivi centri, ma nelle pieghe della trade c'è molto di più: senza il contratto di Bledsoe New Orleans può pensare di rinunciare a Lonzo Ball e inseguire Kyle Lowry, e se l'ex giocatore di Kentucky con ogni probabilità non vestirà mai la maglia di Memphis (Philadelphia interessata?), in Tennessee danno molto più valore alla scelta n°10 al Draft ottenuta nello scambio

Mancano solo due giorni alla notte del Draft e il mercato NBA inizia a scaldarsi: i primi "botti" arrivano sull'asse Memphis-New Orleans, con le due franchigie che scelgono di scambiarsi i propri centri in una trade che però ha molti più significiati. I Grizzlies - secondo quanto riportato per primo da Adrian Wojnarowski - hanno scelto di cedere ai Pelicans Jonas Valanciunas insieme alle loro due scelte al Draft 2021 (la n°17 e la n°51) per ricevere in cambio Steven Adams, Eric Bledsoe, le due scelte dei Pelicans nello stesso Draft (ovvero la n°10 e la n°40) più quella anche al primo giro del 2022 ottenuta dai Lakers (protetta nelle prime 10 posizioni). Se l'effetto principale e più immediato dell'operazione è lo scambio tra le due squadre dei rispettivi centri - Valanciunas è reduce da una stagione da oltre 17 punti con 12.5 rimbalzi di media, al massimo in carriera per percentuale dal campo (59.2%) ma anche capace di sfiorare un ottimo 37% da tre, Adams non è andato oltre i 7.6 punti con 8.9 rimbalzi a sera, ma è considerato da sempre uno dei lunghi più duri e solidi della lega, nella top 15 per screen assist - come spesso accade bisogna guardare più in profondità per comprendere appieno le volontà dei due front office. 

Tutte le implicazioni dello scambio Grizzlies-Pelicans

Quello dei Pelicans, ad esempio, è riuscito nell'intento di liberarsi del pesante contratto di Eric Bledsoe (oltre 18 milioni di dollari per la prossima stagione, altri 4 garantiti nel 2022-23), liberando così spazio salariale per un'estate che li vedrà di fronte a diverse scelte importanti, a partire dai potenziali rinnovi di Lonzo Ball e Josh Hart. Rinunciando a entrambi, New Orleans avrebbe creato uno spazio salariale di 36 milioni di dollari per operare sul mercato, e andare a caccia di un'altra stella da affiancare al trio Zion Williamson-Brandon Ingram-Jonas Valanciunas. Scegliendo invece di confermare Hart ma lasciando andare Ball, a disposizione resterebbero comunque 25 milioni di dollari con cui affacciarsi speranzosi sul mercato (ad esempio a caccia di una point guard come Kyle Lowry, che si pensa possa richiedere un triennale attorno ai 90 milioni di dollari complessivi che i Pelicans a quel punto potrebbero arrivare a dargli). Sul fronte dei Grizzlies, invece, viene dato quasi per scontato che il Tennessee non sia la destinazione finale del viaggio di Eric Bledsoe, con Memphis intenzionata a non confermare l'ex giocatore di Kentucky (su cui ci sarebbe un interessamento dei Sixers). Su un roster già capace di qualificarsi per i playoff e impressionare al primo turno, i Grizzlies aggiungono una scelta in top 10 al Draft (un Draft considerato abbastanza profondo, e quindi capace di garantire ancora buon talento in quella posizione) e un lungo più interno (e ottimo nel pick and roll) che dovrebbe sposarsi bene con le caratteristiche tanto di Ja Morant che di Jaren Jackson Jr., sicuramente più perimetrale nel suo gioco rispetto al neozelandese. Oltre alla scelta n°10 al prossimo Draft, Memphis si assicura così di poter avere tre scelte al primo giro nel 2022, che comprendono quelle dei Lakers e degli Utah Jazz, continuando così ad aggiungere talento giovane a un roster che già conta due potenziali superstar ai primi anni delle loro rispettive carriere (Morant deve compiere 22 anni, Jackson Jr. va per i 24). 

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