Per liberare il campo dagli equivoci, il n°3 gialloviola ritorna sull'episodio che ha fatto molto parlare durante la gara (persa) contro i Phoenix Suns: "È nato tutto dalla difesa su pick and roll avversario: io dicevo una cosa, lui un'altra e da lì la discussione è degenerata", spiega Davis, che però assicura: "Tutto già dimenticato"
La seconda sconfitta (su due uscite) dei Lakers in questo campionato ha già lasciato degli strascichi, come evidente dall'alterco nato in campo durante un time-out tra Anthony Davis e Dwight Howard, con i due lunghi di L.A. quasi arrivati alle mani e costretti a essere divisi dai compagni. A 24 ore dall'accaduto - stigmatizzato anche da una leggenda gialloviola come Magic Johnson ("Non mi era mai capitato di vedere niente di simile ai Lakers") - Davis ha voluto spiegare l'origine del battibecco, forse anche per mettere definitivamente una pietro sopra l'accaduto e voltar pagina, concentrandosi sul campo. "Potete fare speculazioni e vederla come volete vederla, ma per noi è già tutto nel passato, chiuso e dimenticato. Si è trattato soltanto di un diverbio per una marcatura su un pick and roll avversario. Stiamo tutti ancora cercando di capire come comportarci in difesa e su quel possesso, su quel tipo di schema difensivo, io dicevo una cosa, lui un'altra e alla fine la nostra discussione è degenerata. Tutto qui. Come detto, ne abbiamo già parlato in spogliatoio all'intervallo e abbiamo risolto la questione".
A Los Angeles sperano davvero che sia così, e che i due compagni (che assieme hanno vinto un titolo NBA non più tardi di un anno fa) possano immediatamente tornare sulla stessa lunghezza d'onda perché i Lakers fin qui visti in campo hanno deluso e preoccupato chi li dava tra i grandi favoriti per la caccia all'anello 2021.