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NBA, Los Angeles Lakers, infortunio LeBron James: il recupero è più lungo del previsto

L'INFORTUNIO
©Getty

Il n°6 dei Lakers doveva restare fuori “almeno” una settimana, ma in realtà il suo recupero potrebbe essere più lungo del previsto: i tempi di rientro dopo uno strappo addominale di solito variano dalle quattro alle otto settimane - in base all’entità dell’infortunio - e possono allungarsi per atleti con la “fisicità” di James. Riuscirà la squadra di Los Angeles a resistere così a lungo senza di lui?

I risultati non sono stati dei migliori in queste prime tre settimane di stagione per i Lakers, soprattutto nelle partite in cui LeBron James è stato fermato da infortuni - l’ultimo dei quali preoccupa non poco lo staff medico della squadra di Los Angeles. La comunicazione iniziale è arrivata da coach Frank Vogel, che non ha posto una data di rientro, ma ha specificato che il recupero dallo strappo addominale richiede “almeno una settimana di riposo”. Il problema è che potrebbe in realtà volerci molto di più, come ha insegnato il problema all’inguine che tenne fuori LeBron per oltre 40 giorni nella stagione 2018-19. Stando a quanto riportato da Tim DiFrancesco - in passato già trainer ai Lakers - in un interessante post su Instagram, il problema agli addominali è frutto di uno sforzo paragonabile a quello del servizio nel tennis; da quello il parallelo tra la battuta di Serena Williams e la schiacciata di LeBron James. Un dato su tutti però appare il più interessante e sensibile rispetto alla questione Lakers-recupero-problemi: quanto tempo ci vuole per recuperare? Dalle quattro alle otto settimane, non di meno. Un mese di stop quindi, come minimo.

Come raccontato nel dettaglio dallo stesso trainer a The Athletic, a prescindere dal livello di complicazione dell’infortunio, James difficilmente tornerà in campo prima di qualche settimana: “Soprattutto tenendo conto del modo in cui gioca, è difficile pensare che possa essere in campo in meno di un mese. Ha una fisicità diversa da quella degli altri e questo genere di infortuni possono diventare devastanti: nel caso in cui tornasse in campo troppo presto e se si facesse male di nuovo sarebbe un vero e proprio disastro”. Insomma, anche nel caso le parole di Vogel trovassero conferma nei fatti (“Spero che sia un problema minimo”), bisognerà abituarsi per un po’ all’assenza del n°6 gialloviola. Lo scorso anno per un guaio alla caviglia ha saltato 20 partite e i Lakers non hanno più trovato compattezza nella corsa playoff, nel 2018-19 erano bastate 17 sfide saltate per lasciarsi sfuggire l’opportunità di accedere alla post-season. E se LeBron dovesse tornare in campo soltanto a gennaio? Cosa succederebbe ai Lakers nel frattempo? In quattro partite senza di lui il record è 1-3, con un Westbrook condizionante (in negativo) a guidare le danze. Cercare di stringere i denti senza James sarà obbligatorio, ma tutt’altro che semplice come strada da perseguire.

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