Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, Houston: 6 vittorie in fila dopo le 15 sconfitte consecutive, mai successo prima

RECORD

Con la vittoria sui New Orleans Pelicans gli Houston Rockets hanno conquistato la sesta vittoria consecutiva dopo la striscia di 15 sconfitte in fila del mese di novembre. Mai nessuno nella storia dello sport professionistico americano (comprendendo quinti NFL, MLB e NHL) ci era riuscito

Lo slogan di qualche anno fa della NBA era "Where Amazing Happens", il luogo dove accadono cose meravigliose. E solamente nella NBA è accaduto che una squadra perdesse 15 partite consecutive e poi subito dopo inanellasse sei vittorie in fila, un cambio repentino di rendimento che stanno provando gli Houston Rockets. Secondo quanto scritto da Elias Sports Bureau, non era mai successa una cosa del genere nella storia dello sport professionistico americano, comprendendo quindi le leghe di football (NFL), baseball (MLB) e hockey su ghiaccio (NHL). I texani hanno cambiato marcia nelle ultime due settimane dopo che erano cominciate a circolare le prime voci sulla panchina di coach Stephen Silas in pericolo, battendo in maniera sorprendete Chicago e Charlotte per poi sconfiggere avversarie di pari livello come Oklahoma City (due volte), Orlando e stanotte New Orleans.

I numeri dietro il cambio di marcia di Houston

Complice anche l’infortunio del rookie Jalen Green, Houston ha cominciato a girare meglio in attacco (il quarto migliore di tutta la NBA da quando è cominciata la striscia) e a essere quantomeno mediocre in difesa (17° rating difensivo), con il nono miglior differenziale di tutta la lega e affermandosi come l’unica squadra imbattuta in questo lasso di tempo. Il grande segreto è il tiro da tre punti: Houston ha segnato più di 17 triple di media nelle ultime sei partite, sfiorando il 42% da tre punti con un clamoroso 49% dagli angoli, per una percentuale effettiva del 59.2%. Tutt’altra storia rispetto al 52.3% delle prime 16 partite, anche se l’impennata è facilmente spiegabile: la selezione di tiro dei Rockets è sempre stata eccellente, stabilizzandosi attorno a un 55% "atteso" in base alle conclusioni create. Solo che prima non segnavano mai e ora segnano sempre, riequilibrando (come spesso accade con l’andare delle stagioni) le loro medie stagionali. Sarà sostenibile? Intanto hanno abbandonato l’ultimo posto della Western Conference e sono risaliti fino a un rispettabile 13°: l'obiettivo della stagione rimane guadagnare la miglior scelta possibile al prossimo Draft (magari per mettere le mani su Paolo Banchero), ma intanto anche dare qualche soddisfazione ai propri tifosi non è da disdegnare.

approfondimento

Jae'Sean Tate, prestazione alla Olajuwon