L’allenatore dei Dallas Mavericks, che hanno recentemente chiuso la loro stagione con l’eliminazione al play-in per mano di Memphis, diventa socio della famiglia Friedkin, che controlla anche la proprietà della Roma, e tramite la Roundhouse Capital Holdings entra a far parte della proprietà dello storico club di Liverpool. Per Jason Kidd, quindi, si apre una nuova avventura, seppur a un oceano di distanza, in Premier League
Il rapporto tra NBA e calcio europeo, con la Premier League in primissimo piano, non è certo una novità. Sono infatti diverse le stelle della lega a tifare apertamente per una o più squadre del vecchio continente, spesso indossandone le maglie ad ogni occasione possibile, e in molti hanno anche investito nelle proprietà dei club europei, primo tra tutti LeBron James. E a seguire le tracce di LeBron, da diversi anni azionista del Liverpool, è ora Jason Kidd. Anche il coach di Dallas ha deciso di entrare in affari con il calcio inglese e ha diretto le sue attenzioni sulla città che fu dei Beatles, scegliendo però l’altra sponda calcistica sul fiume Mersey. È notizia di poche ore fa, infatti, la sua entrata nel capitale sociale dell’Everton, mossa messa in pratica attraverso il gruppo Roundhouse Capital Holdings, parte del Friedkin Group che come noto controlla anche la Roma.
Kidd, i Toffees e un futuro promettente
"Essendo stato uno dei più grandi giocatori della NBA e ora anche un allenatore di successo, la sua conoscenza e la sua mentalità vincente saranno una risorsa incredibile per l'Everton", ha dichiarato il presidente esecutivo dell'Everton, Marc Watts, nel comunicare l’ingresso di Kidd nel capitale sociale dei Toffees. Toffees che vivono una stagione mediocre, ben rappresentata dal 13° posto in classifica occupato attualmente a una manciata di partite dal termine della stagione, ma che hanno in programma un passo importantissimo e potenzialmente decisivo per il loro futuro. Dalla stagione 2025-26, che inizierà il prossimo 16 agosto, infatti, la squadra giocherà nel nuovissimo Everton Stadium, avveniristico stadio da quasi 53.000 posti che sostituirà lo storico Goodison Park. E nella loro nuova casa Jordan Pickford sperano di rilanciare ambizioni frustrate dagli scarsi risultati ottenuti negli ultimi anni, magari seguendo anche qualche consiglio in arrivo dal nuovo socio che siede sulla panchina di Dallas.