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Mercato NBA, trade Lakers-Knicks-Cavaliers: le ragioni dello scambio di Rajon Rondo

mercato nba
©Getty

Cleveland aggiunge un giocatore a una rotazione rimaneggiata, la squadra di Los Angeles libera un posto nel roster (che probabilmente già sa a chi assegnare), mentre New York perché è entrata all'ultimo momento nella trade? Scopriamo insieme cosa c'è dietro lo scambio a tre che ha portato Rajon Rondo in Ohio

Doveva essere un affare tra Lakers e Cavaliers, ma nelle ultime ore è venuta fuori anche l’aggiunta dei Knicks nella trade che ha portato Rajon Rondo a Cleveland - liberando spazio salariale e soprattutto a roster per la squadra di Los Angeles e lasciando Denzel Valentine sul mercato e pronto ad accasarsi con qualsiasi franchigia deciderà di fare un’offerta per lui. Una trattativa che ha dunque portato all’effettivo cambio di maglia del solo Rondo, ma che ha motivazioni salariali (e non solo) sia per i Lakers che per i Knicks. Scopriamole insieme nel dettaglio.

Il punto di vista nello scambio dei Cleveland Cavaliers

Partiamo dalla squadra dell’Ohio, la più semplice da comprendere e analizzare: Cleveland è senza point guard di ruolo al momento, con il solo Darius Garland pronto a recuperare non appena uscirà dall’isolamento causa Covid. L’infortunio di Ricky Rubio infatti ha tolto ai Cavs un giocatore in grado di fare la differenza a gara in corso, uno di quelli che migliorava il Net Rating di Cleveland di +6.7 (riuscendo sorprendentemente ad avere impatto non solo in attacco, ma anche in difesa). Rajon Rondo quasi certamente non riuscirà ad avere l’impatto dello spagnolo sulla resa dei Cavaliers, ma è un veterano in più da sfruttare anche solo per pochi minuti: dopo aver viaggiato a 3 punti di media con il 32% dal campo in questi primi due mesi ai Lakers, la voglia di riscatto di un campione eterno come Rondo potrebbe fare la differenza - o quantomeno servire a Cleveland per continuare a sperare nel sogno playoff.

NEW ORLEANS, LOUISIANA - DECEMBER 28: Ricky Rubio #3 of the Cleveland Cavaliers holds his left knee after sustaining an injury during the fourth quarter of a NBA game against the New Orleans Pelicans at Smoothie King Center on December 28, 2021 in New Orleans, Louisiana. The New Orleans Pelicans won the game 108 - 104. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. (Photo by Sean Gardner/Getty Images)

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Il punto di vista nello scambio dei Los Angeles Lakers

Per i Lakers il calcolo è stato molto semplice: l’obiettivo era quello di liberare un posto nel roster per provare ad aggiungere un altro veterano al minimo salariale. Liberarsi di Rondo via trade ha dunque portato al momento un risparmio di circa 7 milioni di dollari tra stipendio e tassa di lusso aggiuntiva che non andrà pagata e non meraviglia un comportamento del genere da parte dei gialloviola (in caso di ulteriori dubbi, chiedere a Caruso - lasciato andare via in estate proprio per evitare di pagare troppe tasse). Se invece state cercando il nome del giocatore che la squadra di Los Angeles vorrà aggiungere al roster, non bisogna andare molto lontano: tutte le strade portano a Stanley Johnson, già incisivo in questi primi 10 giorni di contratto e che probabilmente resterà in squadra fino al termine della stagione - provando a restare produttivo su entrambi i lati del campo come fatto in queste prime sfide.

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Il punto di vista nello scambio dei New York Knicks

La domanda invece più intrigante è: perché i Knicks hanno preso parte alla trade? Sostanzialmente per mettersi in tasca 1.1 milioni di dollari - ricevuti dai Lakers - senza fare nulla, inserendo nello scambio i diritti su due giocatori che non vedranno mai un parquet NBA da vicino e ricevendo il contratto di Denzel Valentine; prontamente tagliato nel giro di qualche ora. Ma perché i gialloviola hanno deciso di coinvolgere New York all’ultimo momento, spendendo anche più di un milione di dollari per farlo? Semplice: perché questa manovra permette agli stessi Lakers di risparmiare circa 4 milioni tra contratti e tassa di lusso - evitando di inserire il nome di Valentine nel proprio libro-paga, con il giocatore che nel frattempo è già libero sul mercato e pronto ad accasarsi con una nuova franchigia. Una situazione intricata? Vero, ma la morale resta la stessa: quando vedete uno scambio in NBA di cui non riuscite a cogliere tutte le sfaccettature, c'è sempre qualcosa sotto.

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