In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

NBA, Jalen Green: "Il piano partita contro i Lakers era attaccare Carmelo Anthony"

le parole

A Houston i Lakers hanno raccolto un'altra sconfitta, questa volta all'overtime. Protagonista per i Rockets Jalen Green, che ha messo a referto il suo massimo in carriera di 32 punti. A fine partita il rookie ha spiegato che il piano partita era quello di attaccare Carmelo Anthony, sfruttando i suoi limiti difensivi

Condividi:

Ai Lakers non sono bastati i 30 punti di Russell Westbrook e la tripla doppia da 23 punti, 14 rimbalzi e 12 assist di LeBron James, per evitare la 37esima sconfitta in stagione (a fronte di solo 28 successi). A Houston i gialloviola sono crollati all'overtime, subendo un parziale di 19-10. Decisivo per i Rockets Jalen Green, che ha messo a referto il suo massimo in carriera di 32 punti, tirando 13/21 dal campo con 4/7 dall'arco. A fine partita la seconda scelta all'ultimo Draft ha spiegato cosa prevedeva il piano partita contro i gialloviola. "Volevamo attaccare Carmelo Anthony - ha dettio senza giri di parole -, metterlo in condizioni di isolamento in difesa. I miei compagni hanno continuato a passarmi il pallone, e io sapevo cosa fare". La soluzione è stata evidente - e vincente - nel supplementare, nel quale Green ha segnato 10 dei suoi 32 punti. Con il rookie inizialmente marcato da Austin Reaves Houston ha sistematicamete giocato un pick'n'roll per forzare il cambio e permettergli di attaccare Melo. Sono arrivati così i primi cinque punti dell'overtime che hanno spianato la strada alla vittoria di Houston 139-130. I limiti difensivi di Anthony - che aveva anche fallito il tiro della possibile vittoria sulla sirena a fine regolametari - sono uno dei proiblemi dei Lakers in questa annata fin qui deludente. Quando difende il portatore di palla nel pick and roll Melo in stagione concede 1.375 punti a possesso, trovandosi così nel 12% percentile (con l'88% dei giocatori nella lega che fanno meglio di lui). E' solo uno dei tanti punti deboli dei Lakers sui quali coach Vogel dovrà lavorare in vista dei playoff (sempre che i gialloviola riescano ad arrivarci).