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NBA, Brooklyn: chi è l'86enne che fa le corna agli avversari dei Nets in lunetta

NBA
©Getty

All'anagrafe si chiama Bruce Reznick, è un ex avvocato in pensione e da oltre 20 anni è un abbonato fedelissimo con il posto in prima fila (dietro il canestro) al Barclays Center. Dove è conosciuto con il soprannome di "Mr. Whammy" e per uno strano rituale che mette in scena ogni volta che gli avversari si presentano in lunetta

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"You're gonna miss! You're gonna miss!". Mr. Whammy è convinto che bastino queste parole, e il gioco è fatto. "Sbaglia", urla senza sosta dal suo posto dietro il canestro del Barclays Center a tutti gli avversari che si presentanto alla linea del tiro libero. "Se mi chiedete se penso di essere un fattore determinante sugli esiti della partita vi rispondo con una sola parola: assolutamente sì", dice il super-tifoso di Brooklyn, avvocato ormai in pensione. Con indosso la sua maglia dei Nets n°1 - e il nickname con cui è conosciuto sulle spalle, "Mr. Whammy" ("wham" vuol dire, non a caso, rumoroso) - questo simpatico 86enne è ormai parte del fascino di seguire una partita dei Brooklyn Nets (se non vi bastassero Kevin Durant, Kyrie Irving e presto anche Ben Simmons). Negli ultimi 20 anni e più, da fedele abbonato, Bruce Reznick - questo il suo nome all'anagrafe - non ha praticamente mai saltato una partita interna della sua squadra del cuore, e il rituale di fare le corna all'indirizzo del tiratore di liberi avversario nel tantativo di distrarlo, unito alle parole magiche urlate in continuazione ("Sbaglia!"), lo hanno reso popolare e amatissimo da tutto il pubblico di Brooklyn. 

I numeri danno ragione a Mr. Whammy (!)

"Pensate che sia matto? Non me ne frega niente", replica lui, e anche se è difficile pensare che la sua routine possa avere una qualche influenza sull'esito dei tiri liberi, una rapida occhiata ai dati statistici a disposizione sembra quasi dare ragione a "Mr. Whammy". Quest'anno, ad esempio, gli avversari dei Brooklyn Nets viaggiano in media con l'82.1% dalla lunetta (seconda percentuale più alta di tutta la NBA) quando Durant e compagni giocano in trasferta, mentre quando sono tra le mura amiche del Barclays Center il dato scende al 78.0%, un calo di ben 4 punti percentuali. Che sia davvero merito di "Mr. Whammy"?

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