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NBA, caso Irving: il sindaco di New York sbatte la porta in faccia alle speranze dei Nets

NBA
©Getty

Il tasso di infezione legato al Covid torna a salire in città, e allora il sindaco di New York predica pazienza: "Seguo quello che mi dice la scienza", afferma. E anche se alle porte c'è l'inizio della stagione del baseball e i play-in NBA le speranze che tolga il divieto ai non-vaccinati come Kyrie Irving di esercitare la propria professione sembra sempre più lontana 

Ai Brooklyn Nets mancano solo 10 partite per chiudere la stagione regolare, 6 delle quali da disputare davanti al proprio pubblico, al Barclays Center. E per i Nets questo, invece di essere solo un vantaggio, comporta anche uno svantaggio: quello di non poter schierare Kyrie Irving. A meno che qualcosa non cambi a livello legislativo, come spesso ripetuto, ma le ultime parole del sindaco di New York Eric Adams non lasciano grandi speranze: "Incasseremo delle lamentele, lo sappiamo, ma continueremo a prendere le nostre decisioni sulla base di ciò che ci dice la scienza", ha affermato il sindaco della "Grande Mela", da più volte (non ultimo da Kevin Durant) invitato a modificare le leggi attualmente in vigore e togliere l'obbligo di vaccino per gli impiegati di qualsiasi settore privato (e la NBA rientra in questa categoria): "Basket, baseball e anche altre aziende dovranno pazientare ancora", ha confermato Adams. 

Partono i playoff NBA e la stagione del baseball

Dal mondo dello sport le pressioni non mancano, perché il 7 aprile si aprirà la stagione interna dei New York Yankees, otto giorni dopo (il 15) è in programma l'opener interno dei Mets e in mezzo - il 12 aprile - prendono il via i play-in NBA, che potrebbero vedere protagonisti i Brooklyn Nets, chiamati a giocarsi l'accesso ai playoff magari senza Kyrie Irving. "Pressione? Non ne sento, perché sto facendo quello che è giusto fare", ha risposto il sindaco newyorchese. "A New York ci sono 8 milioni di cittadini, e 30 milioni di opinioni: impossibile soddisfare ogni newyorchese, per cui l'unica cosa che resta da fare è seguire quello che dice la logica, il cuore e soprattutto la scienza". Anche perché in città - e questa è una cattiva notizia - il tasso di infezione legato al Covid ha ripreso a salire, anche del 50% nell'ultima settimana, tornando a livelli precedenti l'esplosione della variante Omicron. "Leggo i numeri e mi comporto di conseguenza: se le cose dovessero cambiare, non esiterò a modificare anche le mie decisioni", fa sapere Adams. Ma questa, al momento, sembra una speranza troppo flebile per alimentare i sogni di gloria dei tifosi dei Nets

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