NBA, Kyrie Irving non gioca ma viola lo stesso le regole: multa da 50.000 dollari
la sanzioneIl talento dei Nets, fuori in tutte le gare casalinghe di Brooklyn perché non vaccinato, è entrato al Barclays Center da spettatore per la prima volta nel derby contro i Knicks - dopo il cambio delle regole previste dalle autorità sanitarie di New York. Un'apertura che però non gli permetteva di accedere allo spogliatoio: Irving invece ha fatto visita ai compagni a fine primo tempo, ricevendo per questo una sanzione da 50.000 dollari dalla NBA
I Brooklyn Nets sono stati multati per 50.000 dollari dalla NBA per aver consentito a Kyrie Irving di entrare nello spogliatoio durante l’intervallo lungo del derby vinto contro i Knicks e disputato al Barclays Center. Una decisione che, così come la sua esclusione dai giocatori da schierare in campo, farà certamente discutere: Irving infatti ha deciso di non vaccinarsi ed entrando nello spogliatoio ha violato le regole previste dal distretto di New York (imposizioni a livello sanitario più rigide rispetto a quelle di altre città statunitensi). Sugli spalti sì, ma non in prossimità dei compagni dunque - soprattutto in un luogo in cui per sua natura è più difficile il distanziamento e l’utilizzo della mascherina: questa la logica delle restrizioni imposte ai non vaccinati e che Irving ha dunque infranto, nonostante dal 7 marzo sia nuovamente concesso a tutti l’accesso all’interno dei luoghi chiusi. A chi ha chiesto conto al nuovo sindaco Eric Adams di queste contraddizioni, lui ha risposto in maniera chiara: “Kyrie può giocare già da domani se vuole - basta vaccinarsi”.
Un atteggiamento tenuto dal sindaco che non è andato giù a Kevin Durant, che prima lo ha attaccato duramente spiegando che “tutti ormai sfruttano la situazione Irving per attirare attenzione” e che dovrebbero iniziare a pensare “di fare meglio e bene il proprio lavoro”. Un attacco duro che ha poi costretto lo stesso KD a fare marcia indietro: “Gli ultimi due anni sono stati difficili per i newyorchesi, rivoluzionando le nostre vite e le regole da rispettare. Apprezzo il lavoro fatto dalle autorità nel pieno di una crisi così complicata da gestire. La mia frustrazione del momento non può e non deve cambiare il fatto che sarò sempre al fianco di chi è chiamato a gestire queste situazioni”. Decisamente meglio come tono.