NBA: Ray Allen nei guai con la legge per "colpa" del ritiro della maglia di Kevin Garnett
il casoL'ex giocatore dei Celtics avrebbe dovuto prendere parte a un processo a Miami nel ruolo di giurato, ma non si è presentato in tribunale perché era impegnato a Boston a margine della cerimonia di ritiro della maglia del suo ex compagno di squadra Kevin Garnett: la corte lo ha sanzionato con una multa
Nessuno è al di sopra della legge, neanche se hai vinto due titoli NBA e sei un’icona dei Celtics come Ray Allen. Lo dimostra quanto accaduto all’ex giocatore di 46 anni nei giorni scorsi, quando ha ricevuto una reprimenda ed è stato sanzionato dal giudice distrettuale di Miami per non aver adempito al suo dovere come parte della giuria nominata dal tribunale pur di prendere alla cerimonia del TD Garden, per seguire in prima fila il ritiro della maglia di Kevin Garnett. Allen era stato convocato per prendere parte a un processo legato a un furto d’auto sfociato poi in un omicidio - iniziato senza di lui lo scorso 15 marzo e terminato poi con una condanna per un uomo della Florida che ha fatalmente sparato all’uomo al volante dell’auto.
Allen dovrà dunque donare 1.000 dollari a un’associazione benefica di sua scelta, nonostante lui abbia provato a spiegare che evidentemente c’era stato un completo fraintendimento tra quanto comunicato da lui e quello che è stato recepito dalla corte. Allen non ha voluto commentare l’accaduto, sottolineando soltanto che farà ovviamente la sua donazione, anche se leggendo quanto riportato dal Miami Herald, il tribunale ha raccontato una versione diversa dei fatti. Sembra che la convocazione sia arrivata ad Allen per il 14 marzo e che lui stesso abbia chiesto di spostare l’inizio del processo perché poche era prima sarebbe stato impegnato a Boston per la cerimonia del ritiro della maglia di Kevin Garnett. Il giudice ha acconsentito di spostare di un giorno il processo, ma il 15 marzo Ray Allen non si è presentato e non ha risposto ai messaggi, ricevendo così la sanzione.
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