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Draft NBA 2022, Matteo Spagnolo: il talento azzurro che spera in una chiamata

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©Getty

Il giovane talento italiano di proprietà del Real Madrid - e in campo con la Vanoli Cremona in questa stagione - si è reso eleggibile al Draft NBA 2022 del prossimo giugno: diversi gli osservatori e le franchigie che hanno messo gli occhi su di lui, potenziale scelta al secondo giro stando a quanto riportato gli esperti che seguono decine di talenti sparsi in tutto il mondo

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Tre gennaio 2003: questa la data di nascita di Matteo Spagnolo, guida a soli 19 anni della Vanoli Cremona nella Lega Basket Serie A e più in generale giovane talento con enormi prospettive della pallacanestro italiana, europea e a questo punto verrebbe da dire (e da sperare) anche NBA. Spagnolo infatti nelle scorse ore ha deciso di rendersi eleggibile nel caso dovesse arrivare una chiamata al Draft 2022 (in programma il prossimo giugno), ben consapevole che - avendo il cartellino di proprietà del Real Madrid - per lui dopo un’eventuale selezione potrebbero non essere automatico il passaggio dall’altra parte dell’oceano. Un play che sa giocare anche da guardia, che continua a crescere a vista d’occhio - tecnicamente, ma anche sotto l’aspetto fisico, arrivando ormai quasi a sfiorare i due metri d’altezza e aumentandone così virtualmente anche il potenziale. Nelle scorse settimane, nonostante la Vanoli Cremona continui a incassare sconfitte, è finito sul taccuino di diversi scout NBA, tra i quali anche Mike Schmitz di ESPN, che come altri suo colleghi vede in Spagnolo una potenziale scelta al secondo giro al Draft.

Nato in Puglia e cresciuto nei primissimi anni della sua carriera con l’Aurora Brindisi, il Mens Sana Mesagna e poi con la Stella Azzurra Roma - una delle principali fucine di talenti quando si parla di pallacanestro nel nostro Paese. Con la squadra della capitale ha fatto il suo esordio in Serie B1 tra i professionisti a soli 14 anni, dimostrando di poter bruciare le tappe e venendo poi a stretto giro ingaggiato dal settore giovanile del Real Madrid - il primo giocatore italiano di sempre a vestire la maglia dei Blancos a quell’età. Insomma, un talento che sin da giovanissimo ha imparato a fare la differenza contro avversari più grandi e più esperti, senza mai andare sotto e riuscendo anche in questo campionato complicato per la Vanoli Cremona a viaggiare con 12.2 punti, 3.5 rimbalzi e 2.6 assist di media con il 44% dall’arco e oltre l’85% ai liberi in 27 minuti d’utilizzo di media. Spagnolo ha già esordito con la Nazionale Italiana a soli 17 anni, un mese e 14 giorni - il terzo più giovane di sempre in azzurro dopo Vinicio Nesti e Dino Meneghin: a livello giovanile ha già fatto parte del quintetto dei migliori giocatori under 19 agli Europei. La speranza è di trovare certezze e conferme anche a livelli più alti con il proseguimento della sua carriera, oltre a una chiamata al Draft che al momento non è scontata, ma che nei prossimi mesi - continuando in questo processo di crescita - potrebbe diventarlo.

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