
Mercato NBA, le decisioni più difficili per ogni squadra in estate
Ogni off-season porta con sé un carico enorme di decisioni difficili da prendere. Tutte le squadre NBA si trovano davanti almeno un enigma di mercato in grado di togliere il sonno anche ai dirigenti più esperti, perché la lega corre veloce e non risparmia nessuno. Bleacher Report ha messo assieme una decisione difficile che attende ciascuna delle 30 squadre della NBA: eccole

ATLANTA HAWKS: ESTENDERE DE’ANDRE HUNTER

Per stessa ammissione del proprietario, sarà un’estate di cambiamenti ad Atlanta. Ma una delle decisioni più difficili che dovranno prendere riguarda De’Andre Hunter, che ha chiuso la serie contro Miami come miglior realizzatore della squadra e può estendere il suo contratto quest’estate. Un giocatore certamente utile ma forse non una stella, anche se di sicuro altre squadre faranno offerte per portarlo via dagli Hawks: considerando anche i suoi problemi fisici, è dura trovare il giusto prezzo per il suo contratto

BOSTON CELTICS: TENERE, TAGLIARE O SCAMBIARE AL HORFORD?

Il suo ritorno a Boston è stato eccellente, risultando come uno dei perni attorno al quale i Celtics hanno fatto svoltare la loro stagione. Ma guadagnerà anche 26.5 milioni di dollari se la squadra deciderà di tenerlo oltre il prossimo 7 gennaio, ed è solo parzialmente garantito in precedenza. Non sarà facile per Brad Stevens decidere se tenerlo nonostante il prezzo o se tagliarlo/scambiarlo per alternative più giovani

BROOKLYN NETS: IL FUTURO DI KYRIE IRVING

Forse il più grande grattacapo di tutta la NBA in questo momento, a maggior ragione dopo la stagione appena conclusa. Negli ultimi tre anni ha saltato più partite (123) di quelle che ha giocato (103) per i ben noti motivi di infortuni e vaccino. Eppure ha solo 30 anni ed è grande amico di Kevin Durant che lo ha scelto e difeso come sua spalla: ha una player option da 36.5 milioni per il prossimo anno che dovrebbe esercitare, rimandando ogni discorso al 2023

CHARLOTTE HORNETS: LA RICERCA DEL NUOVO COACH

LaMelo Ball e Miles Bridges hanno rimesso Charlotte sulla mappa, ed è su di loro che gli Hornets vogliono costruire per il futuro. Dopo il licenziamento di coach James Borrego, però, c’è bisogno di trovare un allenatore in grado di portare i talentuosi Hornets verso un futuro migliore, specialmente nella metà campo difensiva. Ci sono altri nodi da sciogliere (il contratto di Bridges, il futuro di Hayward, l’estensione di Washington e la ricerca di un centro), ma l’allenatore è quello cruciale

CHICAGO BULLS: CONTINUITÀ O CAMBIAMENTO?

La stagione è divisa più o meno equamente a metà tra una prima entusiasmante e una seconda deludente, complici anche gli infortuni. Ma i Bulls sono arrivati più o meno dove si pensava arrivassero, e al netto dei problemi che hanno tolto dal campo i vari LaMelo Ball e Alex Caruso, sembra esserci un tetto al talento di questo gruppo. Delle due l’una: o continuare a scommettere su questo roster sperando in una salute migliore, o giocare d’anticipo e cominciare a smontarlo per cavalcare un altro anno al top di DeRozan

CLEVELAND CAVALIERS: LA RESTRICTED FREE AGENCY DI COLLIN SEXTON

La miglior stagione senza LeBron James da vent’anni a questa parte non ha visto protagonista Collin Sexton, fuori per un infortunio al menisco all’11^ gara stagionale. Un’assenza che ha permesso a Darius Garland di affermarsi come leader offensivo della squadra e che rende Sexton, senza che ne abbia davvero colpa, più spendibile di quanto si pensasse. Dopo un anno completamente perso, non è nemmeno semplice prevedere che tipo di mercato possa avere: se non altro i Cavs possono pareggiare qualsiasi offerta

DALLAS MAVERICKS: TRATTENERE E PAGARE JALEN BRUNSON

Anche se la serie contro Phoenix sta facendo nascere qualche dubbio, non si discute che Brunson sia stato decisivo in quella contro Utah per passare il primo turno dei playoff come ai Mavericks non capitava dal 2011. “Non dirmi che mi ami, dimostramelo” sono state le parole di papà Brunson sulla free agency del figlio, che cercherà il miglior accordo possibile dal punto di vista economico. Non ci saranno sconti di sorta quindi per i texani: chi vuole Jalen, dovrà pagarlo profumatamente

DENVER NUGGETS: FINO A CHE PUNTO HA SENSO SPENDERE?

I Nuggets sperano di avere tutto il roster a disposizione, che già così costa talmente tanto da mandarli in luxury tax per la prima volta dal 2010. Ma per migliorare ulteriormente attorno a Jokic, Murray e Porter Jr. servono difensori versatili in più ruoli, e i difensori versatili che non ti azzoppano in attacco costano — rendendo ancora più astronomico il costo del roster. Fino a che punto vorrà davvero spingersi la proprietà dei Kroenke?

DETROIT PISTONS: ESTENDERE O SCAMBIARE JERAMI GRANT?

Il suo nome è stato sulla bocca di tutti per mesi prima della deadline del mercato, salvo poi rimanere comunque a Detroit in attesa di una squadra in grado di offrire le due scelte al Draft che i Pistons chiedono per Jerami Grant. Il suo contratto è in scadenza il prossimo anno e questo forse diminuisce un po’ il suo valore in sede di mercato: per questo, se non arriverà un’offerta soddisfacente, potrebbe avere senso estenderlo e aspettare un momento migliore per cederlo

GOLDEN STATE WARRIORS: CHI SI PRENDE LA MLE?

Golden State ha già il monte salari più alto della storia della NBA, ma considerando la stagione che stanno avendo diversi dei loro protagonisti (uno su tutti: Jordan Poole), il prezzo è solo destinato a salire. Ogni dollaro speso per un nuovo contratto ne costa circa 5 in luxury tax, ma per trattenere i vari Gary Payton II e Otto Porter non si può più pensare di offrire loro il minimo salariale — e quindi qualcuno dovrà prendere la Mid Level Exception che lo scorso anno gli Warriors non hanno usato

HOUSTON ROCKETS: SCEGLIERE BENE IN TOP-5

La sera della Lottery è cerchiata sul calendario dei Rockets ormai da più di un anno, e sperano di avere un’altra scelta altissima per poter affiancare a Jalen Green un altro giovane su cui ricostruire. Ancor più importante sarà quindi la posizione di scelta al Draft del prossimo giugno, dove la traiettoria di Houston potrebbe definitivamente cambiare per tornare a recitare un ruolo di rilievo nella Western Conference

INDIANA PACERS: SPENDERE O RISPARMIARE?

Dopo aver cominciato la ricostruzione cedendo Domantas Sabonis e Caris LeVert, gli Indiana Pacers hanno almeno un altro paio di pezzi da “piazzare” sul mercato in Malcolm Brogdon e Myles Turner. Hanno però anche 18 milioni di dollari di spazio salariale da poter utilizzare subito per i free agent o da tenere nel caso in cui qualcuno abbia dei contratti indesiderati da scaricare e recuperare ulteriori scelte al Draft: il roster non è competitivo, ma la flessibilità non manca

L.A. CLIPPERS: BASTA IL RITORNO DI KAWHI PER ESSERE PROTAGONISTI?

I Clippers si sono portati avanti con il lavoro estendendo anche Robert Covington con un biennale da 24 milioni, confermando quindi praticamente in blocco la squadra che ha mancato l’accesso al tabellone dei playoff perdendo al play-in. L’obiettivo è quello di tornare protagonisti con Kawhi Leonard e Paul George a pieno regime, ma ci sarà bisogno di un po’ di fortuna per evitare che le due stelle si facciano di nuovo male dopo un paio di stagioni sfortunate. Il salto da “fuori al play-in” a “campioni NBA” nel giro di un anno però non è semplice

LOS ANGELES LAKERS: TROVARE IL MODO GIUSTO DI SEPARARSI DA WESTBROOK

Per quanto da Lakerslandia si provi a far passare il concetto che Westbrook potrebbe anche rimanere con un nuovo allenatore, il suo inserimento nei gialloviola è stato terribile — ed entrambe le parti hanno interesse a trovare una nuova sistemazione. Le colpe non possono essere tutte addossate a lui, ma non è neanche stato la soluzione ai problemi della squadra: trovare un modo giusto di dirsi addio è un’impresa complicata, complici i 47.1 milioni di dollari del suo contratto che lo rendono uno dei più difficili da scambiare dell’intera lega

MEMPHIS GRIZZLIES: PROVARE IL COLPO GROSSO O RIPROVARCI COSÌ?

I Grizzlies hanno tutto: una squadra giovane e competitiva, costi sotto controllo, scelte al Draft, flessibilità per fare quello che vogliono. Per questo hanno anche scelte difficili da fare: Ja Morant è una superstar, ma ha abbastanza talento attorno per arrivare a vincere il titolo così costruiti? Oppure questo può essere il momento giusto per investire ulteriormente e usare gli asset a disposizione per arrivare ad una stella in grado di far fare loro il salto di qualità?

MIAMI HEAT: L’ESTENSIONE DI TYLER HERRO

Herro ha scelto davvero un bel momento per vincere il premio di Sesto Uomo dell’Anno, visto che a fine anno sarà eleggibile per un’estensione di contratto. Trovare il giusto prezzo per gli Heat non sarà semplice, perché stiamo parlando comunque di un 22enne che ha chiaramente 20 punti nelle mani in uscita dalla panchina per il resto della sua carriera. Rimangono i dubbi sulla consistenza difensiva che potrebbero precludergli un ruolo da titolare: qual è il suo giusto prezzo?

MILWAUKEE BUCKS: FINO A QUANDO CONTINUERANNO A PAGARE LA LUXURY TAX?

Il titolo vinto lo scorso anno ha convinto la proprietà ad aprire i cordoni della borsa e confermare tutti, a partire da Bobby Portis. Ma per quanto tempo ancora un mercato piccolo come quello di Milwaukee potrà permettersi di spendere con il rischio di finire in repeater tax senza contraccolpi? La presenza a roster di Giannis Antetokounmpo impone sacrifici per continuare a vincere, ma non è detto che continui in eterno

MINNESOTA TIMBERWOLVES: QUALE SCAMBIO PER D’ANGELO RUSSELL?

Il fatto che D-Lo sia sul mercato non è più un mistero, ma è più difficile trovare una squadra che voglia prenderlo dopo una stagione comunque non entusiasmante e dei playoff nei quali coach Finch lo ha tenuto in panchina in favore di Jordan McLaughlin nei momenti decisivi di gara-6. Che il futuro dei T’Wolves passi dalle mani di Anthony Edwards (e in parte da quelle di Karl-Anthony Towns) non è più in dubbio, ma scambiare Russell può essere l’unico modo per salire di livello

NEW ORLEANS PELICANS: L’ESTENSIONE DI ZION WILLIAMSON

Le sue parole sono ormai scritte nella pietra: “Non potrei firmare l’estensione più velocemente di così”. Ma trovare un accordo con Zion Williamson sarà tutt’altro che semplice, anche perché David Griffin — capo della dirigenza dei Pelicans — vorrebbe cautelarsi in caso di ripetuti infortuni come successo nell’ultimo anno, senza considerare le voci di un futuro di Zion lontano da New Orleans che ormai si rincorrono da troppo tempo. Prima di tutto bisogna recuperare il rapporto col giovane All-Star, e le discussioni sul nuovo contratto saranno cruciali

NEW YORK KNICKS: LA FREE AGENCY DI MITCHELL ROBINSON

Robinson ha vissuto la miglior stagione della sua carriera, ma è coincisa con una delle peggiori dei Knicks dopo il sorprendente 2020-21. Il centro di New York ha pregi e difetti ben chiari, mentre non è chiaro quanto davvero “sposti” la sua presenza in campo, specie considerando il contratto che pensa di meritare sul mercato. Può avere senso lasciarlo andare a zero pur di non legarsi a lui per il futuro?

OKLAHOMA CITY THUNDER: NON SBAGLIARE AL DRAFT

Pur avendo più spazio salariale di chiunque altro, i Thunder non hanno alcuna intenzione di spendere sul mercato dei free agent, legando le loro fortune a quello che riusciranno a fare la notte del Draft per continuare ad aggiungere giovani di talento al loro roster e a svilupparli nel corso dell’anno. Prima o poi proveranno anche a competere di nuovo, ma per il momento lo snodo cruciale rimane quello del Draft

ORLANDO MAGIC: BISOGNA TENERE MO BAMBA?

Quella che si è appena conclusa è stata probabilmente la miglior stagione della carriera di Mo Bamba, ma in fin dei conti non è che sia risultata in granché. Pur avendo a disposizione un ruolo da titolare e tanti minuti a disposizione, le sue prestazioni non hanno cambiato di molto i risultati dei Magic, che sono rimasti nei bassifondi della Eastern Conference anche se lui ha tirato con il 38% da tre punti in stagione, oltre ad aggiungere un contributo sostanzioso in termini di stoppate. Ma siamo davvero sicuri che sia un titolare in NBA?

PHILADELPHIA 76ERS: IL FUTURO DI JAMES HARDEN

Ci sono ormai fin troppi indizi che ci inducono a pensare che questo Harden non sia più la macchina da canestri che abbiamo conosciuto a Houston. Questo non significa però che lui non si consideri tale o che non pretenda in sede di rinnovo un contratto adeguato al suo nome, cioè i 223 milioni di dollari del quinquennale che i Sixers possono offrirgli. Ma Harden ha anche 32 anni ed è ormai da tempo in parabola discendente: accontentarlo potrebbe diventare un problema enorme per i Sixers

PHOENIX SUNS: DEANDRE AYTON SI È GUADAGNATO IL MAX?

Lo scorso anno un po’ a sorpresa i Suns hanno deciso di non estendere il contratto di Deandre Ayton, spaventati dalla prospettiva di legarsi a lui per cinque anni senza discussioni. La sua produzione magari non sarà da max player, ma il suo impatto in campo lo è e continua a dimostrarlo anche nei playoff, dove nella serie contro New Orleans è stato cruciale per superare il turno senza Devin Booker. Non ci sono però molti lunghi meglio di lui in giro, e la sua familiarità con il resto del gruppo è insostituibile

PORTLAND TRAIL BLAZERS: COME DARE UNA SVOLTA A QUESTA SQUADRA?

Il record di 2-21 dopo la pausa per l’All-Star Game ha raggiunto l’obiettivo della miglior scelta possibile al Draft, ma teoricamente i Blazers avrebbero anche abbastanza spazio salariale per mettere attorno a Damian Lillard un po’ di talento, pur considerando la necessità di rifirmare Anfernee Simons e Jusuf Nurkic. Che sia abbastanza talento per tornare a competere, però, è tutto da vedere: ci sono tante decisioni da prendere, nessuna facile, e il rischio di sbagliare di nuovo è dietro l’angolo

SACRAMENTO KINGS: TROVARE UN ALLENATORE COMPETENTE

Delle squadre ancora senza allenatore i Kings sembrano quelli più avanti nella loro ricerca del 12° coach diverso da quando Rick Adelman ha lasciato quella panchina nel 2006, anno dell’ultima apparizione ai playoff. I finalisti dovrebbero essere Mark Jackson, Steve Clifford e Mike Brown, tre allenatori dalla forte impronta difensiva, cercando di stabilizzare una franchigia per la quale sembra impossibile trovare un minimo di competenza

SAN ANTONIO SPURS: LA RESTRICTED FREE AGENCY DI LONNY WALKER

Lonnie Walker ha mostrato dei lampi interessanti, ma in quattro anni non è mai riuscito davvero a mettere assieme tutte le parti del suo gioco per affermarsi nella rotazione di coach Gregg Popovich e diventare un giocatore fondativo per il futuro degli Spurs. Per questo la sua free agency è uno scoglio da superare per la dirigenza, anche perché dietro di lui ci sono guardie come Devin Vassell e Joshua Primo che spingono per avere spazio e minuti al fianco di Dejounte Murray

TORONTO RAPTORS: CONFERMARE O MIGLIORARE QUESTO GRUPPO?

Una squadra che vince 48 partite meriterebbe la conferma anche in caso di uscita al primo turno dei playoff, ma la mancanza di profondità del gruppo è evidente considerando che dei 17 giocatori che hanno disputato almeno 35 minuti di media quest’anno ben cinque sono dei Raptors. Oltre a mancare di profondità, però, i canadesi non hanno neanche quel singolo All-Star capace di dare senso gerarchico al resto del roster, a meno che Scottie Barnes non faccia ulteriori miglioramenti dalla già solida base che ha mostrato

UTAH JAZZ: QUANTO E COME CAMBIARE?

Non ci sono dubbi che i prossimi Jazz saranno diversi da quelli che abbiamo conosciuto in questi anni. La domanda è quanto saranno diversi rispetto al passato: Rudy Gobert verrà ceduto? Donovan Mitchell chiederà di essere scambiato? Quin Snyder allenerà un’altra squadra? Chi rimarrà del supporting cast? Qualcosa di sicuro succederà perché questo gruppo è arrivato al capolinea, ma i prossimi Jazz al momento sono imperscrutabili

WASHINGTON WIZARDS: DECIDERSI A DIRE ADDIO A BRADLEY BEAL

Bradley Beal sicuramente firmerà l’estensione di contratto da 246 milioni di dollari che gli Washington Wizards possono offrirgli. Che onori nella capitale quel contratto fino alla fine, però, è tutt’altro discorso: per come sono costruiti ora gli Wizards non sono in grado di costruire una contender attorno al 29enne, e prima che quel contratto diventi un albatross potrebbero pensare di scambiarlo fintanto che è ancora uno dei migliori attaccanti della lega. Ma il tempo stringe e le decisioni più difficili devono essere prese