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Playoff NBA, Steph Curry promette: "Vi faremo il c**o", ma a dominare in gara-5 è Memphis

le parole
©Getty

“Whoop that trick”: tre parole pronunciate da Stephen Curry prima di gara-5, scimmiottando il coro ascoltato più volte sugli spalti del FedEx Forum di Memphis negli ultimi anni e che alla fine si sono ritorte contro Golden State - travolta dai Grizzlies in una partita senza storia. E con Morant che a fine partita ha ricambiato, esultando in panchina come fatto tante volte dal n°30 degli Warriors

La provocazione non è nello stile di Stephen Curry: per questo le sue parole prima della palla a due di gara-5 sono subito rimbalzate sui social e risuonate nella testa dei giocatori dei Grizzlies, sotto 3-1 nella serie e chiamati a giocare una partita da dentro o fuori contro Golden State. “Whoop that trick”, un’espressione gergale traducibile come “vi faremo il c**o” che a Memphis conoscono bene. Tre parole di troppo in realtà, vedendo poi come sono andate le cose sul parquet: i Grizzlies hanno dominato in lungo e largo, controllato per 48 minuti, segnato 77 punti nel solo primo tempo - mai così tanti in metà gara nella loro storia playoff - e vinto senza affanno gara-5, annullando così il primo match point a disposizione degli ospiti, che al Chase Center tra due giorni proveranno a chiudere i conti.

Da dove arriva il coro dei tifosi Grizzlies: "Whoop that trick"

Ma da dove arriva “Whoop that trick”? Il coro risuonato sugli spalti a Memphis già durante la serie poi vinta contro Minnesota è preso da una canzone del rapper Al Kapone - un testo del 2005 e ripreso per la prima volta dai tifosi dei Grizzlies durante i playoff del 2013, nella serie contro i Clippers vinta in sei partite. Quella squadra poi naufragò in finale di Conference contro San Antonio, ma il motto è rimasto e ogni tanto viene fuori quando i Grizzlies vogliono darsi la carica e sognare una rimonta playoff. Per questo le parole di Steph Curry hanno fatto particolarmente effetto e acceso in realtà la voglia di rivincita di Memphis - in un testa a testa che vive della tensione nata prima dal fallo di Brooks su Gary Payton II in gara-2 e poi da quello di Poole su Morant nel match successivo.

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Alla fine, quando le sorti della partita erano chiare ben prima della sirena finale, Draymond Green durante un timeout si è messo a cantare insieme al pubblico di casa “Whoop that trick” - come raccontato poi ironicamente in conferenza stampa (“Ci siamo presi a calci nel c**o insieme”), mentre Morant - scatenato in panchina ad aizzare la folla, mentre i compagni dominavano sul parquet - è stato pizzicato dalle telecamere mentre dopo un gioco potenziale da tre punti dei Grizzlies ha imitato un gesto fatto più volte da Curry, ripagandolo con la stessa moneta dopo le sue parole. Insomma, la rivalità tra Warriors e Grizzlies va ben oltre il parquet e vivrà sicuramente almeno di un altro atto tra meno di 48 ore a San Francisco. Un appuntamento a maggior ragione da non perdere.

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