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NBA, infortunarsi in esibizione: il caso Holmgren e le ripercussioni (economiche) per OKC

NBA
©Getty

Perdere la seconda scelta assoluta al Draft per tutto un anno per un infortunio in una partitella estiva di esibizione. Sembra il peggior scenario possibile per qualsiasi franchigia ma il caso Holmgren fa luce sui regolamenti NBA, che tutelano il più possibile tanto il giocatore quanto gli Oklahoma City Thunder

L'infortunio di Chet Holmgren è stata una notizia brutta per il giocatore (pronto all'esordio in NBA) e brutta per la sua squadra, gli Oklahoma City Thunder (che puntano molto sulla seconda scelta assoluta all'ultimo Draft). La particolare casistica dell'infortunio, però, ha aggiunto interesse all'intera faccenda, perché il prodotto di Gonzaga si è infortunato durante una partitella di esibizione (alla lega Pro-Am organizzata ogni estate da Jamal Crawford a Seattle) e immediatamente sono stati sollevati quesiti sulla libertà dei giocatori di mettere a potenziale rischio la loro salute (e l'investimento fatto in loro dalla franchigia) in una gara non ufficiale. È emerso quindi che il contratto firmato da Holmgren con i Thunder comprende una sezione (Exhibit 5 - Altre attività) che permette al giocatore di prendere parte a eventi sportivi riconosciuti dalla NBA. La "Crawsover Pro-Am basketball league" fa parte da anni di questa lista di eventi, evenienza che mette così al riparo da ripercussioni economiche il giocatore (se si fosse fatto male in un torneo non riconosciuto dalla lega, ad esempio, i soldi del suo contratto non sarebbero stati completamente garantiti in caso di mancato recupero fisico dall'infortunio). 

Cosa vuol dire (economicamente) l'infortunio per OKC

Diverso il discorso per gli Oklahoma City Thunder. Il regolamento NBA prevede che la squadra possa ricevere un rimborso assicurativo pari all'80% del salario destinato al giocatore su singola partita ma solo a partire dalla 42^ gara stagionale saltata. Per questo i Thunder hanno già chiesto alla lega la cosiddetta "Disabled Player Exception" (l'eccezione salariale per un giocatore infortunato): l'importo dell'exception è di 4.95 milioni di dollari, ovvero la metà esatta (come 41 gare sono la metà esatta delle 82 previste dal calendario NBA) di quanto dovuto da OKC a Holmgren in questo primo anno della sua carriera (9.890.000 dollari). Soldi, quello dell'ingaggio, che il rookie percepirà nella sua interezza proprio perché il suo infortunio è avvenuto in un evento riconosciuto dalla NBA, ma che - se la richiesta dei Thunder verrà accolta - verranno invece "scontati" almeno per metà dal monte salari della franchigia, tutelata almeno finanziariamente da un evento che l'ha già danneggiata a livello sportivo. 

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