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NBA,Anthony Davis svela il nuovo approccio (e il nuovo slogan) dei Lakers

NBA
©Getty

"You get it, go": "Se hai la palla, vai!". Si potrebbe tradurre così la nuova parola d'ordine (rivelata da Anthony Davis) al training camp dei Los Angeles Lakers. "L'anno scorso io, LeBron e Russ eravamo tutti troppo attenti a mettere in ritmo la squadra: così la palla finiva per restar ferma e l'attacco diventava stagnante". La soluzione ideata da coach Ham, dice allora Davis, è riassunta in una sola parola: "Aggressività". A partire proprio dai "Big Three"

L'anno scorso non ha funzionato niente, in casa Lakers. Qualcosa andava cambiato. Sul roster non si è riusciti a intervenire tantissimo (almeno sui nomi principali), per cui a L.A. hanno dovuto lavorare su altro. La mentalità, ad esempio. Lo racconta Anthony Davis: "L'anno scorso tutti cercavamo di giocare in maniera altruista, oggi ognuno è molto più aggressivo", riassume il n°3 gialloviola, che però si affretta a precisare: "Ovviamente siamo tutti altruisti per natura, verso i nostri compagni - vogliamo passare la palla e tutto il resto - ma quello che voglio dire è che c'è un focus maggiore, soprattuto in noi tre [LeBron e Westbrook, gli altri due, ndr], nel provare a metterci in ritmo ed entrare da subito in partita. Se noi siamo aggressivi, allora poi arrivano buone opportunità anche per tutti i nostri compagni". Un cambio di atteggiamento che vuole evitare quanto successo l'anno scorso: "Eravamo attentissimi a provare a coinvolgere tutti e spesso finiva che il pallone restava fermo sul perimetro, facendoci sprecare secondi importanti e trascinando i nostri possessi offensivi al limite dei 24. Se invece Russ può giocare in transizione e LeBron pure il campo così finisce per aprirsi, perché dai loro scarichi nascono opportunità per tutti". 

Un approccio diverso, quindi, che i Lakers hanno voluto riassumere nello slogan "You get it, go", ovvero: "Se hai la palla, vai/fai qualcosa" che sposato alle idee tecniche di Ham - che in attacco predilige una disposizione con quattro esterni per mantenere spaziature e campo aperto - dovrebbe migliorare il rendimento offensivo dei Lakers (22° attacco su 30, lo scorso anno). Buona l'idea sulla carta, poi come sempre sarà il campo a dare i veri responsi.

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