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NBA, il video del pugno di Green a Poole e la sua diffusione: l'indagine degli Warriors

gli scenari
©Getty

"Chi ha diffuso le immagini dello scontro tra Green e Poole? Chi le ha messa a disposizione di TMZ?": questo è ciò che si chiedono e su cui stanno indagando in casa Warriors, alla ricerca di una "spia" che potrebbe aver incassato più di 100.000 dollari pur di tradire la fiducia della sua franchigia. Altri invece ipotizzano un complotto ai danni di Draymond Green

VIDEO. IL PUGNO DI GREEN A POOLE

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L’altra grande questione sul tavolo in casa Warriors, oltre alle sanzioni disciplinari da prendere e alle strade da percorrere per sistemare uno spogliatoio franato e incrinato da un gesto violento come quello di Green, è capire come sia stato possibile che il video sia diventato di dominio pubblico - passato dalle mani di qualche componente dello staff di Golden State a quelle dei giornalisti di TMZ. Che fosse successo qualcosa in allenamento lo si sapeva già da 36 ore, ma vedere quelle immagini ha cambiato la percezione del fatto: un colpo durissimo al volto di Poole, una bordata impossibile da giustificare e del tutto incomprensibile se si pensa al fatto che sia stata scagliata contro un compagno di squadra.

Nel frattempo, quello su cui a San Francisco vogliono fare chiarezza sono le responsabilità relative alla diffusione del video: chi è stato? Come è possibile che qualcuno abbia fatto circolare delle immagini così compromettenti? Gli Warriors sono pronti a portare avanti ogni “azione legale possibile” per scoprire le responsabilità: stando a quanto riportato da ESPN, la ricerca e il lavoro per ricostruire ciò che è accaduto è spasmodica e prioritaria affinché ciò non accada di nuovo. Dal canto suo, TMZ è famosa per essere una testata giornalista che spesso riesce a ottenere materiale esclusivo grazie all’assoluta discrezione mantenuta riguardo le sue fonti - sempre protette e mai venute fuori in numerosi casi e scandali che hanno fatto notizia anche in passato. In più sono circolate delle possibili cifre: il video ottenuto da TMZ potrebbe essere stato pagato più di 100.000 dollari - altra ragione che spiega perché ci sia stata almeno una persona disposta a tradire la fiducia riposta in lui della dirigenza Warriors. Altre ricostruzioni invece parlano di un possibile sabotaggio interno: la figura ingombrante di Draymond Green non è la più amata da una parte degli addetti ai lavori in casa Golden State e un video così compromettente sembrava l’occasione ideale per minarne la credibilità (oltre che a metterne in discussione il potenziale rinnovo).

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