Alla seconda gara stagionale, il giovane talento dei Rockets torna subito a toccare quota 30 punti (33 contro Memphis), così come già fatto in 6 delle ultime 7 gare dello scorso campionato. Ma sei i suoi numeri non cambiano, a cambiare è stato quello sulla sua maglia. E lui spiega perché
Le ultime 7 partite della scorsa stagione di Jalen Green sono quelle che hanno convinto tutti (e non solo gli Houston Rockets) che la seconda scelta assoluta al Draft 2021 sia un giocatore destinato alla grandezza. In sei di quelle sette uscite, Green ha segnato almeno 30 punti, compresi i 41 dell'ultima gara stagionale rifilati agli Hawks. E alla seconda partita della nuova annata dei Rockets, Green è tornato a quei livelli, con i 33 punti segnati nella sconfitta di Houston contro Memphis (ispirata dai 49 di Ja Morant). Non sono cambiati quindi i numeri (realizzativi) di Green, ma i tifosi si saranno invece accorti che a cambiare è stato un altro numero, quello della sua maglia. Aveva indossato lo 0 nella sua annata da rookie, oggi scende in campo con il 4 - e spiega perché: "Perché è sempre stato il mio numero, al liceo prima e anche in G League. L'anno scorso però a Houston era sulle spalle di Danuel House, un veterano NBA e non ho potuto averlo". Per House infatti quel n°4 aveva e ha un significato speciale: nativo di Houston, è cresciuto nel quartiere della metropoli texana ribattezzato Fourth Ward.
Se House a Philadelphia - dove in estate è stato chiamato a rinforzare i Sixers dal suo ex GM Daryl Morey - il 4 non ha potuto tenerlo (è ritirato in memoria di Dolph Schayes), Green non si è fatto scappare l'opportuntià di riprendersi il suo numero a Houston. L'unica cosa che interessa ai tifosi dei Rockets, però, è che a restare uguali siano i suoi numeri sul boxscore, che già al via della sua sola seconda stagione NBA lo propongono come uno dei realizzatori più elettrizzanti.