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NBA, Mondiali: il prossimo Team USA riparte da Trae Young e Bradley Beal

MONDIALI
©Getty

Manca ancora molto tempo ai Mondiali del 2023, ma Trae Young e Bradley Beal hanno già dato la loro disponibilità per essere i volti del nuovo corso con Grant Hill come capo della federazione e Steve Kerr in panchina. "Mi ha fatto male non essere stato scelto in passato" ha detto la stella di Atlanta, mentre Beal vuole rifarsi dopo aver saltato Tokyo

La stagione NBA è appena cominciata, ma alcuni giocatori hanno già cominciato a pianificare la prossima stagione. Un’annata che vedrà come punto cardine i Mondiali FIBA, che si disputeranno nelle Filippine, Giappone e Indonesia tra il 25 di agosto e il 10 di settembre da seguire sui canali di Sky Sport, appuntamento al quale già diverse stelle della NBA non vogliono mancare. I primi a farsi avanti in maniera esplicita nei confronti di Grant Hill e Steve Kerr — rispettivamente nuovo capo e nuovo allenatore di Team USA, ereditando il ruolo da Jerry Colangelo e Gregg Popovich — sono stati Trae Young e Bradley Beal, che parlando con The Athletic hanno dato la loro disponibilità, anche perché hanno un conto aperto.

"Sono assolutamente aperto all’idea" ha detto Young. "Ci ho già provato più volte a entrare in nazionale e ci sono state un paio di occasioni in cui avrei potuto fare la squadra, e mi ha ferito non esserci riuscito". Il riferimento è ai due "no" della coppia Colangelo-Popovich per i Mondiali del 2019 (dopo che Young aveva appena finito il suo primo anno in NBA) e nel 2021 quando gli è stato preferito Keldon Johnson dei San Antonio Spurs proprio per sostituire Beal. La stella di Washington, che aveva saltato i Mondiali di Cina per la nascita di suo figlio, aveva dovuto rinunciare ai Giochi Olimpici del 2021 dopo aver preso il Covid-19 appena prima della partenza per Tokyo, fallendo così la possibilità di aggiungere una medaglia d’oro olimpica al suo palmares. "Giocare con Team USA alle Olimpiadi è sempre stato un mio obiettivo, ma per arrivarci dobbiamo prima passare dai Mondiali. Perciò se c’è la possibilità, sono a disposizione" ha detto l’All-Star degli Wizards.

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E Embiid? Team USA non ha ancora fatto partire il corteggiamento

Nel pezzo di The Athletic si passano in rassegna un po’ tutti i ruoli del roster (per quello che vale, non si fa mai riferimento a Paolo Banchero) e ci si sofferma in particolare su Joel Embiid, che lo scorso mese ha preso la doppia cittadinanza francese e americana, potendo quindi unirsi a entrambe le nazionali. Secondo quanto scritto, Team USA è certamente interessata alla possibilità di averlo, anche se non è ancora cominciato un "recruitment" ufficiale. Anzi, dal loro punto di vista, nei prossimi 10 mesi l’unica possibilità è che Embiid giochi per la Francia, segno che la sua eventuale convocazione verrebbe presa in considerazione solo per le Olimpiadi di Parigi e non per i Mondiali asiatici.

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