
NBA, LeBron manda un messaggio ai Lakers: "Battere i record e perdere non è nel mio DNA"
LeBron James ha concesso un'intervista esclusiva a ESPN a poco meno di un mese (salute permettendo) dal possibile sorpasso ai danni di Kareem Abdul-Jabbar come miglior realizzatore ogni epoca, distante 459 punti dopo la vittoria contro Atlanta. "Ma realizzare dei record mentre si perde non mi si addice: io voglio vincere al massimo livello. E il fatto di essere ancora il punto focale per gli avversari mi dice che gioco ancora ad alto livello". Un messaggio chiaro ai Lakers per muoversi sul mercato

IL PRIMO CANESTRO CONTRO SACRAMENTO | Sono passati quasi 20 anni dal debutto di James in NBA, ma il ricordo è ancora vivido nella sua memoria. "Sapevo di essere pronto per quel momento, di poter essere parte della più grande lega del mondo. Non sapevo cosa aspettarmi, ero super nervoso. Non sapevo come avrei segnato il mio primo canestro, e per la verità era anche piuttosto difficile. Ma non volevo fallire, non volevo deludere nessuno"

L’ETICHETTA DI REALIZZATORE | 37.926 punti dopo quel primo canestro dalla linea di fondo contro i Kings, James è ora a -459 da Kareem Abdul Jabbar, un record di resiste dal 1984 — nove mesi prima che lui nascesse. Eppure James continua a sostenere di non essere un realizzatore. "Segnare non è mai stato il punto focale del mio gioco. Se ne può parlare, specialmente considerando da quanto tempo resiste il record e quanto fosse grande Kareem, ma io non mi sono mai sentito un realizzatore"

LA MANCANZA DI UNA SIGNATURE MOVE | James sostiene anche che a non categorizzarlo come un realizzatore sia anche la mancanza di una "signature move" come quella di altri grandi del passato: "Non ho il tiro su una gamba sola di Dirk, il fadeaway di Michael Jordan, il gancio cielo di Kareem o il Dream Shake di Hakeem. L'unico movimento riconoscibile che ho forze è la schiacciata in tomahawk in transizione"

LA VOGLIA DI VINCERE ANCORA | Anche nell’intervista con ESPN James ha ribadito qual è il suo obiettivo per il finale di carriera: "Voglio vincere, la sconfitta non mi si addice. Non mi piace realizzare dei record quando si perde. Ora come ora siamo una squadra sotto il 50% di vittorie: abbiamo giocato bene nell’ultimo periodo, ma vogliamo vincere al massimo livello. Superare i record mentre si perde non è mai stato nel mio DNA"

IL TITOLO DI CAPOCANNONIERE "MANCATO" | A sostegno della sua posizione LeBron ha portato l’esempio dello scorso anno, quando decise di saltare le ultime partite di regular season per via di una caviglia malconcia piuttosto che stringere i denti e cercare di vincere il titolo di capocannoniere stagionale: "Cercare di vincere il titolo in partite che non hanno senso mi sembrava stupido. A quel punto tanto vale non giocare. Non mi importa dei record se non sono associati alle vittorie"

DIECI ANNI SENZA MVP, MA ANCORA PUNTO FOCALE | Sono ormai passati dieci anni dall’ultimo dei quattro trofei di MVP vinti da LeBron James in carriera, eppure James rimane il nemico pubblico numero uno ogni volta che scende in campo: "Essere ancora il punto focale degli scouting report avversari mi dice che sto ancora giocando ad alto livello. Voglio continuare a giocare a un livello da titolo NBA ed essere rispettato ogni volta che scendo in campo, essere considerato una minaccia ogni minuto che gioco"

GIOCARE INSIEME A BRONNY | Infine James ha ribadito il suo obiettivo per il finale di carriera: "Devo essere in campo quando Bronny arriverà" ha detto ancora una volta, il che significa che ha in mente di essere in campo ancora per due stagioni, visto che suo figlio arriverà non prima della stagione 2024-25. "Che sia giocando insieme o contro di lui, devo essere in campo quando ci sarà"

LEBRON E BRONNY JAMES COME I GRIFFEY | "Non significa che dobbiamo marcarci l’un l’altro per tutta la partita, perché lui è una point guard e io, a questo punto della carriera, gioco da centro o da qualsiasi cosa serva alla mia squadra" ha specificato LeBron. "Ma adorerei poter avere una cosa come Ken Griffey Sr e Jr. [la prima coppia padre-figlio a giocare assieme in una lega professionistica americana, il 31 agosto 1990 nella MLB di baseball, ndr]. Quello sarebbe davvero uno scenario ideale"

BRONNY A CACCIA DI PAPÀ | Bronny è al liceo a Sierra Canyon, squadra nella quale sta giocando anche il figlio secondogenito di James, Bryce. Ma l’obiettivo di Bronny, stando a suo padre, è giocare in NBA: "Quando gli chiedo quali sono le sue aspirazioni, mi dice che vuole arrivarci. Ma se vuole farcela deve lavorare. Io ci sono già, perciò lo aspetto". Oltre 20 anni dopo, allora, ci sarà un altro primo canestro per la famiglia James: "Però per raggiungermi ha una strada molto lunga" ha detto James ridendo, facendo riferimento al record di punti che presto sarà suo