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NBA, Draymond Green apre all'addio ai Golden State Warriors: "I segnali sono chiari"

NBA
©Getty

In un'intervista con la giornalista Taylor Rooks, Draymond Green ha parlato apertamente di un suo possibile futuro lontano dai Golden State Warriors, con la possibilità di uscire dal suo contratto quest'estate per diventare free agent. "Francamente, i segnali sono chiari. Capisco il business di questo gioco. Sarei un idiota a pensare che mi sia dovuto qualcosa per quello che ho fatto in passato. Mi piacerebbe rimanere qui per sempre, ma so come funzionano la luxury tax e i contratti"

Non è più un segreto ormai che questa molto probabilmente sarà l’ultima stagione dei Golden State Warriors per come li conosciamo, o quantomeno con Draymond Green in quintetto. A farlo intendere è stato lo stesso Green in una lunga intervista con Taylor Rooks di Bleacher Report, nella quale il vulcanico quattro volte campione NBA ha ammesso che un suo futuro lontano da Golden State è più probabile che mai. "Molto sinceramente, i segnali sono chiari [“the writing is on the wall” le parole esatte del numero 23 degli Warriors, ndr]. Capisco come funziona il business. Tendiamo a pensare che ci sia dovuto qualcosa per quello che abbiamo raggiunto in passato, ma saresti un’idiota a pensarla in quella maniera. Finiresti per fallire, per uscirne col cuore spezzato, per esserne deluso. Al contrario dovresti dire: 'Fammi imparare come funziona il business'. Se non sai come funziona, allora puoi essere preso alla sprovvista e dire 'Oh, pensavo che sarei rimasto qui per sempre con tutto quello che ho fatto'. Io adorerei rimanere con gli Warriors per sempre, ma capisco come funziona la luxury tax e capisco che ci sono dei giovani che vanno pagati. Capisco tutto. Perciò è per questo che dico che i segnali sono chiari”.

Green: "Video del pugno? Un giorno racconterò cosa è successo"

Draymond Green ha ancora tecnicamente un anno di contratto con Golden State, ma può rinunciare alla player option in suo favore per presentarsi sul mercato dei free agent a caccia di un contratto più lungo rispetto a una singola stagione. Nel corso dell’intervista ha parlato anche del suo rapporto con Jordan Poole dopo l’ormai famigerato pugno di inizio stagione. “Quando è uscito il video di quanto successo l’ho guardato tutto il giorno e mi ha aiutato a farmi un’opinione su me stesso. Nel video però non si vede nulla di quanto successo prima, non c’è l’audio, è fatto apposta per farmi apparire come vuole che io appaia. Ho sbagliato a fare quello che ho fatto, ma la storia non è completa. Un giorno la racconterò tutta, ma adesso non è né il momento né il luogo. La cosa che mi importa di più è capire come aiutare la squadra a vincere. Ma c’è un tempo per tutto”. Green ha aggiunto di non sapere chi ha pubblicato il video del pugno ma che al 100% è stato fatto apposta per farlo apparire in quella maniera.

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Green su Jordan Poole: "Il rapporto è cambiato, ma siamo andati avanti"

Draymond Green ha poi spiegato qual è la sua situazione con Jordan Poole e su come siano riusciti a passare oltre quanto accaduto: “Andiamo a lavoro insieme ogni giorno, i nostri armadietti sono uno di fianco all’altro, saliamo sullo stesso bus. Quello non è mai cambiato. Ovviamente però il nostro rapporto è diverso. È ancora un work in progress. Sono sempre disposto a continuare a lavorarci perché sono stato io a sbagliare. Ma abbiamo voltato pagina. È diverso rispetto a quanto c’era prima, ma è andata come pensavo che sarebbe andata. Vedo miglioramenti giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese. E non potrei chiedere altro. Sarei scemo a pensare che lui possa venire da me a dirmi che vuole uscire la sera o vederci fuori dal campo. Ma continuare a lavorare sul nostro rapporto è importante per il successo della nostra squadra, perciò continueremo a farlo”. Almeno fino al termine della stagione, poi chissà.

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