Primo ritorno da avversario al Barclays Center per Harden, e le polemiche non sono mancate. Interpellato sul recente addio di Durant e Irving, i suoi ex compagni, il "Barba" ha definito "disfunzionale" la situazione in casa Nets, aggiungendo: "Avevo visto che qualcosa che non andava e mi sono detto: 'Non voglio averne niente a che fare'"
Un anno fa la trade deadline era stata caratterizzata dall'addio di James Harden ai Nets. Oggi, tornato a Brooklyn per la prima volta da avversario in maglia Sixers, il "Barba" non ha lesinato commenti sulla situazione che lo ha visto abbandonare la coppia Durant-Irving (poi "fuggiti" da Brooklyn in questi giorni) e contribuire così a uno dei più grossi "what if" della storia recente della NBA ("Cosa sarebbe successo se quei Nets avessero giocato assieme a lungo?"). "Ora [che se ne sono andati anche Durant e Irving] forse non sembro più io il pazzo, per aver scelto di lasciare i Nets. C'era una ragione", ha detto la guardia di Philadelphia. Spiegando: "A Houston stavo bene, ma non eravamo più in lotta per il titolo. Ma venire a Brooklyn e lasciare dopo solo un anno e mezzo significa che qualcosa non andava, no? Avrebbero potuto fare qualcosa di più per tenermi? Sì, sicuramente. Tante cose. Ma chiaramente c'era una realtà molto disfunzionale, temi interni che non voglio discutere sui media. Sono stati una delle ragioni per cui ho deciso di andarmente, ma sono felice che i Nets abbiano avuto una buona contropartita in cambio". E poi, alla domanda se si attendeva la fuga da New York (o meglio: Brooklyn) di Durant e Irving, la risposta è stata secca: "Sì", aggiugendo: "Non sarebbe comunque venuto fuori niente di buono da quella situazione, qualcosa non andava da tempo".
L'esperienza ai Nets? "Frustrante"
Certo un po' di rammarico per quello che avrebbe potuto essere rimane: "Tanti se, tanti ma - ed è normale che sia così, quando giochi meno di 20 partite assieme [16 per l'esattezza, per il trio Harden-Irving-Durant, ndr]. Come definirei la mia permanenza a Brooklyn? Frustrante, ma ormai è andata così". Solo che Harden insiste sul recente addio di Irving e Durant per guardare con occhi diversi anche la sua scelta di lasciare Brooklyn: "Ora forse non sono più quello che che ha mollato tutto per un capriccio, come hanno scritto spesso i media. Sapevo quello che stava succedendo all'interno dell'organizzazione e mi sono detto: 'Non fa per me, non voglio averne niente a che fare' Io voglio solo giocare a basket e divertirmi quando scendo in campo. Ora mandiamo avanti il nastro e i Nets hanno un roster completamente nuovo...".