Ci sono voluti quasi 13 mesi perché Damian Lillard e C.J. McCollum (protagonisti di oltre 500 partite fianco a fianco con la maglia dei Portland Trail Blazers) si ritrovassero in campo da avversari. E la sfida nella sfida tra i due amici ha regalato tantissime emozioni
In campo il duello diretto è stato più tra Damian Lillard (41 punti con 12/22 al tiro per lui) e Brandon Ingram (40 con 18/29) che tra Lillard e C.J. McCollum, ma la sfida andata in scena nella notte a Portland tra Blazers e Pelicans ha segnato anche il primo scontro da avversari (dopo oltre 500 partite disputate assieme, senza contare i playoff) dei due ex compagni di squadra, a lungo assieme in Oregon. "All'inizio è stato strano", ha ammesso Lillard: "Sembrava quasi un allenamento, solo più lungo e con qualche fischio in più. Ma è stato bello, perché l'essenza del nostro gioco è misurarsi con i giocatori che rispetti di più, meglio ancora se sono amici con cui hai condiviso tanti bei momenti". E per McCollum e i suoi Pelicans forse non c'era momento peggiore per sfidare Lillard, che nelle ultime 20 gare sta viaggiando a 38.7 punti di media: "Matchup davvero complicato", ha ammesso l'ex Blazers, oggi a New Orleans, che al via della partita è andato proprio in marcatura su Lillard a tutto campo: "Conoscendolo come lo conosco io, volevo dare subito una certa intensità alla gara".
E se le marcature dei Pelicans hanno dato fastidio il giusto a Lillard - che ne ha messi 41, 13° quarantello della sua stagione - a sorridere alla sirena finale è stato McCollum (autore di 24 punti), che insieme a Brandon Ingram (che ne ha firmati 40, suo massimo stagionale) ha creato - con assist o punti - 29 degli ultimi 31 punti di squadra per New Orleans nel quarto quarto. Lillard non aveva potuto prendere parte alle precedenti due gare dei suoi Blazers contro McCollum e i Pelicans, assente sia lo scorso anno (a marzo) per via dell'infortunio ai muscoli addominali, sia nella trasferta in Lousiana dello scorso 10 novembre.