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NBA, il discorso tossico attorno al premio di MVP ha stancato anche Jokic

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©Getty

Mai come quest'anno il discorso attorno al premio di MVP si è radicalizzato attorno ai diversi candidati, portando anche a "intossicare" le discussioni con critiche feroci e ingiustificate non solo sui social, ma anche in onda negli Stati Uniti. L’allenatore dei Denver Nuggets Michael Malone ha rivelato: "Questa discussione ha stancato un sacco di persone, incluso Nikola Jokic"

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Da qualche anno ormai attorno al premio di MVP si sta sviluppando una discussione quasi "tossica", visto che — invece di sottolineare la grandezza dei vari candidati, tutti estremamente meritevoli — si tende a criticare e minimizzare non solo le prestazioni dei giocatori, ma anche le posizioni degli interlocutori. Una sorta di "se non la pensi come la penso io allora sei un idiota", discorsi che purtroppo non si sono fermati solamente alla sfera social ma sono arrivati anche in diretta nazionali sulle tv degli Stati Uniti come ESPN. Questo tipo di discussione è arrivata anche ai diretti interessati, e comprensibilmente ne sono stanchi come molti altri: "Quest'anno sfortunatamente la conversazione attorno all’MVP ha preso una piega davvero brutta e cattiva" ha detto recentemente l’allenatore dei Denver Nuggets Michael Malone, rivelando cosa ne pensa il suo giocatore Nikola Jokic. "Un sacco di persone ne sono stanche ormai, incluso Nikola stesso. La verità è che ci sono un sacco di candidati meritevoli: Joel Embiid è un grande candidato, Luka Doncic uguale, Jayson Tatum pure, o chiunque vogliate metterci dentro. Se lo meritano tutti. Ma la nostra società mi sembra tornata a quando facevo recruiting al college: non cerco di promuovere il mio giocatore, ma di distruggere tutti gli altri. Ed è ridicolo".

Rivers è d'accordo: "Basta denigrare i candidati MVP"

Anche coach Doc Rivers, allenatore di Joel Embiid, ha avuto parole molto simili per cercare di minimizzare la discussione: "Possiamo smettere di denigrare i giocatori? Dovremmo celebrare i ragazzi che abbiamo. Giannis, Tatum, Joker sono tutti grandi giocatori. Non c’è bisogno di distruggerne uno per elevarne un altro. Sono tutti giocatori completamente differenti". Parole che fanno eco a quelle di Malone per chiudere il suo pensiero: "Come ha detto Adam Silver nell’ultimo All-Star Game, il gioco è in grandi mani. Abbiamo grandi giocatori e dobbiamo celebrarli. Non criticarli, non cercare di denigrarli, ma spingerli tutti — e chiunque vinca il premio, buon per lui. Per questo la conversazione attorno all’MVP è stata così deludente con tutte le hot takes che sono circolate. È diventata brutta e cattiva, e mi ha fatto passare la voglia".

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