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NBA: Anthony Davis domina ancora, ma c'è un dato che preoccupa i Lakers

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©Getty

Il giocatore dei Lakers, protagonista anche nel successo sui Thunder, ha chiuso il match con 11 viaggi in lunetta, mantenendo in media in stagione una capacità di conversione che avvicina l'80%: il problema però è quando si arriva agli ultimi minuti di gara, quelli in cui il pallone pesa di più e la capacità di conversione si abbassa drasticamente (e in maniera preoccupante)

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No LeBron James, no problem per i Lakers - aggrappati a uno straripante Anthony Davis, decisivo anche contro i Thunder e vero trascinatore dei gialloviola nel match che ha riportato al 50% il record della squadra di Los Angeles (37-37), entrando in zona play-in al posto proprio di OKC che è decima e soprattutto a rischio perché con lo stesso identico record dei Mavericks. Davis ha chiuso la sfida con 37 punti a referto, 15/21 al tiro, 15 rimbalzi, un assist e un recupero in una prestazione completa sotto ogni punto di vista per lui. Alla sirena finale sono 11 i viaggi in lunetta per l’ex giocatore dei Pelicans, con sette tentativi andati a bersaglio: una buona percentuale di conversione, finita sotto la lente di ingrandimento di tifosi e appassionati visto il dato decrescente in stagione che potrebbe pesare ora che le sfide diventano via via sempre più importanti per i Lakers.

Le medie generali in carriera e in stagione sono confortanti: 79.4% dalla linea del tiro libero, dato in linea con quanto fatto registrare anche in questa regular season. Guardando poi il dettaglio dei singoli quarti, quello più produttivo e chiuso con maggior precisione è il terzo: 87%, contro il 78% complessivo messo a referto nell’ultima frazione. Andando però ulteriormente a spacchettare quel dato, viene fuori una dinamica non molto incoraggiante in vista dei playoff e di partite che saranno sicuramente combattute e in cui un singolo punto ai liberi può fare la differenza. Negli ultimi tre minuti infatti Davis tira con il 67% ai liberi e negli ultimi 60 secondi addirittura con il 56%: quando il gioco si fa duro e la palla pesa, il talento dei Lakers non riesce a mantenere la stessa precisione. Una tendenza di cui bisognerà tenere conto, vista l’importanza delle sfide che stanno per arrivare.

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