Il talento difensivo tornato da Portland dopo la trade della scorsa estate, infortunato e costretto a restare fuori per recuperare, potrebbe indossare di nuovo la maglia Warriors già a partire dal match contro i T'Wolves. Senza Andrew Wiggins - ancora alle prese con problemi personali - Gary Payton II rappresenta un innesto non da poco per un gruppo che spera di ingranare in vista della postseason
Finalmente è arrivato il momento che gli Warriors stavano aspettando dallo scorso 9 febbraio: l’esordio di Gary Payton II con Golden State in questa stagione, da campione NBA in carica con la squadra che ha aiutato a vincere meno di 12 mesi fa e che poi aveva lasciato accordandosi con Portland - dove però, anche a causa di guai fisici, non è mai riuscito a trovare la giusta chimica e il ritmo per fare la differenza. Contro Minnesota quindi Golden State - che dovrà ancora fare a meno di Andrew Wiggins, fuori da settimane per motivi personali che gli Warriors non hanno voluto comunicare - ritroverà Payton II dopo 20 partite fuori causa infortunio: un gradito ritorno per uno dei giocatori simbolo del successo di Steph Curry e compagni nel 2022. Con 15 partite all’attivo dallo scorso ottobre a oggi, il talento difensivo che può cambiare le sorti di Golden State spera di avere impatto: “Mi sento finalmente me stesso anche a livello fisico: ho saltato un sacco di gare nel corso degli ultimi mesi, ma ora sono pronto per tornare sul parquet”. Un grande sollievo e stimolo per gli Warriors, un potenziale problema non da poco per gli avversari che iniziano a rendersi conto che i campioni in carica con l’arrivo dei playoff tornano a fare decisamente sul serio.