Esce dalla panchina (solo per la 2^ volta nella sua carriera) e alla fine chiude con 19 punti ma il ritorno di LeBron James coincide con la fine della striscia positiva - 3 vittorie in fila - dei Lakers. Meglio Chicago (nonostante l'espulsione di Vucevic) in controllo per quasi tutta la partita, guidata da un grande Zach LaVine e da un'ottima gara da ex di Caruso
LOS ANGELES LAKERS-CHICAGO BULLS 108-118 | TABELLINO
Cleveland Cavs-Indiana Pacers, 11 dicembre 2007. Fino a oggi questa era l'unica partita mai iniziata dalla panchina da LeBron James nella sua carriera NBA. La seconda è stata quella (in maglia Lakers) contro i Chicago Bulls, sfida decisiva per le ambizioni di playoff di entrambe le squadre. A 2:55 dalla fine del secondo quarto arriva il primo canestro al rientro del n°6 gialloviola ma Los Angeles parte svogliata e senza mordente: appena dopo la metà del secondo quarto i Lakers sono sotto di 20 punti, 59-39, con Chicago che tira 7/11 da tre punti. Una possibile svolta arriva con il doppio fallo tecnico e conseguente espulsione di Nikola Vucevic a 1:02 dal termine del primo tempo: Chicago si disunisce e L.A. si riporta a contatto, a -8 (63-55) all'intervallo. A metà del terzo quarto i Lakers sono però già riprecipitati a -21 ma i Bulls non la chiudono e anzi permettono il rientro dei padroni di casa guidati dai 7 punti nella frazione di Anthony Davis, fino al -13 (91-78) con cui si va al quarto quarto.
Gli errori al tiro da fuori dei Lakers e due (rare) triple consecutive di DeRozan riportano presto a +20 il margine degli ospiti e da questa "spallata" i gialloviola non si riprendono più: l'allungo degli ospiti stavolta è quello decisivo, guidati dai 32 punti di un ottimo Zach LaVine e dai preziosi contributi di Alex Caruso (7 punti, 5 rimbalzi, un paio di sfondamenti decisivi) e di Andre Drummond dalla panchina (12 con 8 rimbalzi). Ai Lakers non bastano i 19 punti di LeBron James, i 18 di Troy Brown e i 17 e Schroder: solo 8 tiri (6 segnati) e 15 punti per Anthony Davis.