Se la stagione finisse oggi, i Golden State Warriors sesti affronterebbero i Sacramento Kings, terza forza della Western Conference. Un accoppiamento che non dispiace per niente a Draymond Green, per un motivo molto semplice: "La logistica dei viaggi sarebbe di gran lunga più facile: è un viaggio di un’ora e mezza in bus invece di ore e ore di volo. Ci darebbe molto più riposo"
I Sacramento Kings sono ufficialmente tornati ai playoff, interrompendo un’assenza che durava addirittura dal 2006. E non lo hanno fatto in maniera banale, visto che con un record di 46 vittorie e 30 sconfitte sono terzi nella Western Conference. Se la stagione finisse oggi affronterebbero i Golden State Warriors al primo turno dei playoff, anche se molto è ancora da definire visto che ogni partita può cambiare la composizione della parte bassa della griglia dei playoff. Se davvero dovesse concretizzarsi un primo turno tra Kings e Warriors, però, a Draymond Green andrebbe più che bene. E non perché i ritenga i Kings un avversario più "morbido" rispetto agli altri, ma per un motivo molto più semplice: la logistica dei viaggi. "Pensate a quello che abbiamo dovuto affrontare lo scorso anno per arrivare al titolo" ha spiegato Green nel suo podcast. "Abbiamo cominciato con Denver che è un volo di due ore, ma dovendo anche fare i conti con l’altitudine. Poi siamo andati a Memphis, che sono quasi cinque ore di volo" ha continuato, lamentando anche l’assurdità geografica che Memphis sia nella Western Conference e non nella Eastern, dato che è distante solo 45 minuti di volo da Atlanta. "L'unica squadra della Western che possiamo raggiungere in 45 minuti sono proprio i Kings…" ha detto Green concludendo il suo ragionamento.
Green: "Non mi interessa chi affrontiamo, possiamo battere chiunque"
"Poi per Dallas sono altre quattro ore di volo, e infine il terribile volo di sei ore e 15 minuti per andare e tornare da Boston alle Finals. Messe tutte assieme, sono un sacco di ore e di chilometri sul tuo corpo. Perciò se potessimo salire su un bus e risalire l'autostrada per un’ora e mezza esagerando, per noi sarebbe molto meglio — anche se Sac sta giocando bene ed è un’ottima squadra. Alla fin fine però non mi interessa chi affronteremo ai playoff: possiamo vincere contro chiunque". Prima di pensare alla logistica, però, sarà meglio che Green e compagni si assicurino di mantenere il sesto posto, visto che alle loro spalle Minnesota, Lakers, New Orleans e OKC sono tutte entro massimo due gare di distanza e nelle prossime cinque gare ne avranno due facili (in casa contro San Antonio e l’ultima a Portland) e tre decisamente più complicate (a Denver, in casa con i Thunder e una proprio a Sacramento) per conquistare la post-season.