
NBA, corsa al titolo di MVP: chi ha vinto il premio con il minor scarto nella storia
Il testa a testa tra Nikola Jokic e Joel Embiid si fa sempre più serrato, con il centro serbo a caccia del suo 3° premio da MVP in fila: si prospetta una sfida “all’ultimo voto”, in cui le indicazioni dei giornalisti potrebbero portare a una situazione d’equilibrio (e con Giannis Antetokounmpo a fare da terzo incomodo). Quali sono state in passato - dal 1981 a oggi, da quando si usa questo metodo di selezione - i premi di MVP conquistati con il minor scatto? C’è chi ha beffato Michael Jordan davvero per un soffio

Un premio da MVP sfuggito davvero per poco a Shaquille O'Neal, nel pieno della sua forma dopo l'addio ai Los Angeles Lakers e a Kobe Bryant, ma arrivato a pochi punti di distanza da uno Steve Nash d'autore - il simbolo e il volto di un nuovo modo di intendere la pallacanestro, un premio conquistato per pochissimo ma più che meritato

La prima votazione aperta ai giornalisti, quella datata 1980-81, è stata anche una delle più combattute, con il trionfo di Julius Erving - talento clamoroso e simbolo di una delle prime splendenti generazioni della storia NBA - in grado di superare un giovane Larry Bird, che andava a caccia di riconoscimenti e conferme anche a livello individuale oltre ai trionfi raccolti poi negli anni a venire con i Celtics

Karl Malone non ha mai vinto un titolo NBA "per colpa" di Michael Jordan, ma almeno una soddisfazione in carriera è riuscito a togliersela: quella di strappare a MJ un ulteriore premio da MVP nella stagione 1996-97 - conclusa alla grande dagli Utah Jazz, poi battuti alle finali NBA proprio dai Chicago Bulls. Prima però uno dei migliori realizzatori NBA era riuscito a beffare il n°23 della squadra dell'Illinois

1° POSTO | 1990 - MAGIC JOHNSON MVP DAVANTI A CHARLES BARKLEY | SCARTO TRA I PRIMI DUE: 22 PUNTI

Il caso di maggiore equilibrio è quello datato 1990, con Charles Barkley che in generale ottiene più voti per il primo posto (ben 38), ma Magic Johnson riuscì a stargli davanti grazie ai 38 voti per il secondo posto raccolti - con Michael Jordan a fare da terzo incomodo, a racimolare un bel po’ di punti sottratti al giocatore dei Sixers - rimasto così beffato in quel testa a testa finale che premio il talento dei Lakers