
NBA, accordo raggiunto tra la lega e la NBPA: novità previste dal contratto fino al 2030
La notizia che il mondo NBA aspettava da settimane è finalmente arrivata: la lega ha raggiunto l’accordo con l'assocazione giocatori (NBPA) per firmare il nuovo contratto collettivo che regolerà ogni aspetto per le prossime sette stagioni, portando così ad evitare il lockout fino al termine della decade. Sono diverse le novità annunciate, dal nuovo torneo da disputare nel corso della regular season fino alle rimozione di restrizione riguardo la marijuana. Scopriamo insieme i punti principali dell’accordo

SCORAGGIARE LA SPESA DELLE SQUADRE GIÀ OLTRE LA TASSA DI LUSSO
- Provare a limitare e penalizzare ancora di più la condotta di squadre come Golden State Warriors e L.A. Clippers che superano di decine di milioni di dollari il limite della tassa di lusso. L’idea è quella di inserire una seconda soglia - valutata 17.5 milioni di dollari in più della luxury tax - oltre la quale le squadre non posso più avere accesso al contratto mid-level durante la free agency

Con questa nuova regola, difficilmente le squadre già oltre la tassa di lusso riuscirebbero a trovare il modo di firmare free agent: ad esempio, guardando a quanto accaduto la scorsa estate i Boston Celtics non avrebbero potuto offrire a Danilo Gallinari il contratto che ha avuto, Milwaukee non avrebbe aggiunto Joe Ingles al proprio roster, mentre i Golden State Warriors non potrebbero disporre di Donte DiVincenzo

Le squadre oltre la seconda soglia della luxury tax (17.5 milioni sopra la soglia stabilita di anno in anno) non potranno usare il denaro nelle trade, ricevere contratti maggiori di quelli che cedono, scambiare le proprie prime scelte al Draft distanti sette anni né firmare giocatori dal mercato dei buyout, quindi eventualmente i Clippers non avrebbero potuto firmare Russell Westbrook in questa stagione

PER OTTENERE PREMI E RICONOSCIMENTI (E DUNQUE SOLDI) BISOGNERÀ GIOCARE ALMENO 65 PARTITE
- L’obiettivo in questo caso da parte della NBA è quello di limitare al minimo un fenomeno sempre più dilagante, con i giocatori di prima fascia che più volte nel corso della stagione restano a riposo (seguendo i consigli e il load management pianificato per loro da parte dello staff tecnico): per ottenere il premio di MVP o essere selezionato in un quintetto All-NBA toccherà giocare almeno 65 partite (al netto di alcune condizioni speciali che verranno discusse)

ARRIVA UN NUOVO TORNEO DA INSERIRE NEL MEZZO DELLA REGULAR SEASON
- A partire da novembre, alcune gare di regular season selezionate a inizio stagione avranno un peso "diverso" e serviranno per stilare una classifica ulteriore dalla quale poi verranno selezionate le otto migliori squadre che parteciperanno a un torneo a eliminazione diretta a dicembre. Le Final Four si disputeranno probabilmente a Las Vegas in campo neutro, stando alle indiscrezioni raccolte da ESPN

UNA MOTIVAZIONE IN PIÙ PER I GIOCATORI: PREMIO DI 500.000 DOLLARI PER CHI VINCE IL TORNEO
- Aggiunto anche il premio per la squadra che riuscirà a conquistare questo torneo "speciale" che verrà inserito nella prima fase dell'anno: 500.000 dollari di bonus previsti per ognuno dei componenti del roster di chi uscirà vincitore della finale, giocatori e allenatori

LE ESTENSIONI DI CONTRATTO POTRANNO ARRIVARE A UN AUMENTO DEL 140% (CONTRO IL 120% PREVISTO FINO A OGGI)
- Una decisione che potrebbe avere un impatto significativo e da diverse decine di milioni di dollari per qualche giocatore, nell'ottica di permettere alle "stelle" di accumulare più soldi e legarsi più a lungo e in maniera più "ricca" alla propria franchigia d'appartenenza

L'ESEMPIO DI JAYLEN BROWN: PER LUI 34 MILIONI DI DOLLARI IN PIÙ
- Quello dell'All-Star dei Celtics è uno dei rinnovi più discussi e controversi dei prossimi mesi, ma ora il giocatore di Boston potrà chiedere un'estensione di 4 anni che passa dai vecchi 165 milioni di dollari ai nuovi 189 complessivi: un balzo in avanti dovuto alla maggior percentuale accordata ai casi come il suo

UN CONTRATTO TWO-WAY IN PIÙ PER OGNI SQUADRA: SI PASSA DA DUE A TRE
- Esperimento avviato nel 2017 e che ha trovato ottimi riscontri in queste stagioni, permettendo a un numero maggiore di giovani di entrare in contatto con le franchigie e di crescere, migliorando anche il prodotto G League e dando un'opportunità in più ai giocatori che non vengono selezionati al Draft NBA

Sono tante le storie di successo dell’ultimo lustro legate a giocatori che in qualche modo sono passati dalla lega di sviluppo, hanno firmato questo tipo d’accordo e poi sono definitivamente sbocciati: da Austin Reaves e Alex Caruso prima con i Lakers a Duncan Robinson e Max Strus con Miami, senza dimenticare Jose Alvarado dei Pelicans e Lu Dort con gli Oklahoma City Thunder. Ora ci sarà ancora più spazio per giocatori e scommesse di questo genere

NESSUNA PROIBIZIONI RELATIVA ALL'UTILIZZO DI MARIJUANA
- Previsto nell’accordo anche la rimozione ufficiale di ogni tipo di divieto riguardo l’utilizzo di marijuana - situazione che si verifica de facto già dalla stagione 2019-20, ossia da quando non vengono più effettuati controlli antidoping a riguardo. Kevin Durant è stato uno dei tanti giocatori NBA che in questi anni non hanno mai fatto mistero di farne uso, vestendo i panni dei promotori riguardo una norma che andasse in questa direzione

GIOCATORI/INVESTITORI: ORA SI PUÒ | Una delle novità maggiori riguarda la possibilità data ai giocatori di investire nelle squadre NBA e WNBA, così come promuovere o investire compagnie di scommesse sportive e di cannabis. Sulla questione delle scommesse sportive si è alzato più di un sopracciglio, ma mancano ancora i dettagli di come verrà regolamentato

PIÙ SOLDI PER LE ECCEZIONI SALARIALI | Altra novità: la mid-level exception per le squadre sopra il cap ma sotto la luxury tax (quella ad esempio utilizzata da Minnesota per firmare Kyle Anderson) sarà aumentata del 7.5%, mentre la room exception (quella per le squadre sotto il cap) sarà superiore del 30%, dando quindi più armi alle squadre "virtuose"

NIENTE PIÙ "CAP SPIKE" IMPROVVISI | NBA e NBPA hanno anche concordato di evitare il ripresentarsi dell'estate del 2016, quando un innalzamento improvviso di oltre 20 milioni di dollari del salary cap creò contratti mostruosi un po' ovunque, oltre a permettere ai Golden State Warriors di firmare uno come Kevin Durant. Ora il cap potrà crescere al massimo del 10% di anno in anno, importante visto che ne 2025 ci sarà un nuovo (e più remumerativo) contratto tv

SCAGLIONI DELLA LUXURY TAX IN BASE AL SALARY CAP | Altra novità riguardante la luxury tax: gli scaglioni che aumentano le "punizioni" per chi spende tanto non saranno più di cinque milioni in cinque milioni come deciso nel 2011, ma commisurate all'aumentare del salary cap di anno in anno

ESTENSIONI DI CINQUE ANNI ANCHE NON AL MASSIMO SALARIALE | Con il nuovo CBA i rookie che vorranno estendere il loro contratto potranno farlo per cinque anni, invece dei quattro previsti precedentemente. Col vecchio CBA solo i rookie al massimo salariale (Ja Morant, Zion Williamson e gente di questo calibro) poteva farlo per 5 stagioni, mentre adesso anche Jaden McDaniels a Minnesota potrà avere il quinto anno

QUINTETTI NBA SENZA POSIZIONI | Dal prossimo anno i tre quintetti All-NBA potranno essere scelti senza restrizioni di posizioni. Attualmente i votanti sono costretti a scegliere tra due guardie, due ali e un centro per ogni quintetto, impedendo così per esempio a Nikola Jokic e Joel Embiid (i due principali candidati al premio di MVP, ma entrambi centri) di essere entrambi nel quintetto ideale della stagione