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NBA, Gallinari: "Ai Celtics do un 8: ora contro Atlanta la chiave è la nostra fisicità"

NBA

Mauro Bevacqua

AI microfoni di Sky Sport, Danilo Gallinari ha fatto il punto sul suo recupero dall'infortunio, sulle possibilità dei suoi Boston Celtics al primo turno di playoff contro i suoi ex compagni degli Atlanta Hawks e sul futuro con la nazionale azzurra

Una rapida occhiata all'account Instagram di Danilo Gallinari - che deve ancora esordire con la maglia dei Celtics - fa sperare ogni tifoso di Boston. "Manca poco", scrive il 5 aprile, mentre una settimana dopo compare un video del "Gallo" in palestra protagonista di un leggero allenamento, con un paio di triple dall'angolo. La domanda che tutti si fanno è ovvia: c'è una possibilità di rivederlo in campo in questi playoff? "Non lo so - risponde lui - sta andando tutto bene ma al momento non ho ancora fatto nessun tipo di attività agonistica, con contatto, neanche un uno-contro-uno. Siamo ancora lontani da una ripresa sul campo. Chiaro che se la squadra dovesse arrivare fino in fondo le possibilità di un ritorno aumentano - ammette - però al momento è ancora lunga". Senza di lui (che nel frattempo insieme al fratello Federico ha lanciato anche un podcast, "A cresta alta") Boston ha a lungo condotto la corsa nella Eastern Conference, subendo poi la rimonta - con sorpasso - di Milwaukee, per una testa di serie n°2 che comunque soddisfa Gallinari. "Alla nostra stagione darei un buon 8 - dice - perché abbiamo disputato un'ottima regular season. C'è stata qualche partita persa con squadre che magari oggi non sono ai playoff o che hanno chiuso con un record negativo che avremmo potuto e dovuto vincere, perché il primo posto a Est era a portata di mano ma la nostra stagione rimane ottima". Testa di serie n°2 vuol dire una sfida di primo turno contro la n°7, forse un po' a sorpresa quegli Atlanta Hawks capace di vincere a Miami il play-in.

La sfida al primo turno contro Atlanta, la sua ex squadra

Una sfida che per Gallinari è speciale, visto che le ultime due stagioni le ha passate proprio in Georgia, e gli Hawks li conosce bene. "È una squadra che - soprattutto dopo la trade - ha aggiunto talento e fisicità, caratteristiche che già aveva ma che ora sono cresciute ancora. Offensivamente hanno tante armi, a partire da Trae Young, un giocatore imprevedibile che può fare delle partite incredibili, soprattutto se gli entra il tiro da fuori - che nel suo caso più che il tiro da tre è il tiro 'da quattro o da cinque' visto che sa segnare da metà campo. In quel caso allora la serie può diventare tosta, ma anche noi siamo lunghi, abbiamo tante armi, giocatori esperti e fisici - ed è proprio la fisicità la caratteristica che distingue questa squadra da tante altre. Dobbiamo puntare su questo: ogni minuto di ogni partita dobbiamo far valere la nostra fisicità", afferma Gallinari. A Est in tanti vedono un duello Celtics-Bucks, e anche l'azzurro è d'accordo - senza dimenticare però il classico "terzo incomodo": "Le due squadre più forti, o quelle che comunque si sono comportate meglio durante la stagione regolare, siamo stati noi e Milwaukee, ma un'altra squadra tosta - contro la quale noi abbiamo avuto sempre tanti problemi quest'anno - è Cleveland [1 vinta, 3 perse, il bilancio dei Celtics contro i Cavs, ndr]. Sono un'ottima squadra, ben allenata, può dare fastidio". 

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I playoff di Boston stanno per iniziare e se la speranza dei tifosi biancoverdi è di poter riabbracciare Gallinari, quella dei tifosi italiani ovviamente riguarda anche una sua potenziale partecipazione al Mondiale estivo. "Ci saranno molte valutazioni da fare - avvisa lui, cauto - e sono valutazioni diverse dal solito perché questa stagione è stata diversa dal solito, non avendo mai giocato. La decisione la prenderanno più la società (i Celtics) e la federazione che il sottoscritto: è più nelle mani loro che nelle mani mie, anche contando che mi sono fatto male in nazionale e per questo motivo ho saltato un anno intero con Boston", ricorda. Chi in nazionale invece non dovrebbe mancare è sicuramente Simone Fontecchio, l'unico altro azzurro (in attesa di Banchero?) in NBA. L'ultimo pensiero di Gallinari è per la sua stagione: "Il giudizio è assolutamente positivo - dice - anche se l'inizio magari è stato difficile, ma era prevedibile. La seconda parte dell'anno è andata meglio, ha giocato di più e quando ha giocato ha fatto vedere buone cose: dev'essere di stimolo per lui per continuare a far bene anche l'anno prossimo". 

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