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NBA, LeBron conferma la leggenda: "A 16 anni contro Michael Jordan sono stato immarcabile"

NBA
©Getty

Ospite del podcast dei fratelli Kelce, LeBron James ha confermato una storia che girava da qualche tempo su una sua grande prestazione a soli 16 anni in una partitella in cui era presente anche Michael Jordan. "È vero, ero nervosissimo a giocare contro di lui e gli altri giocatori NBA che c’erano. Ma una volta in campo sono andato alla grande. Nessun poteva marcarmi"

Nello scorso mese di maggio Metta Sandiford-Artest, meglio noto come Ron Artest o come Metta World Peace, ha raccontato al podcast di Paul George un aneddoto curioso riguardante una partitella informale alla quale aveva preso parte a Chicago e nella quale un 16enne LeBron James fece le fiamme contro diversi giocatori NBA, tra cui anche Michael Jordan. Ospite del podcast dei fratelli Trevis e Jason Kelce, celebri giocatori della NFL, LeBron ha confermato la storia raccontando la sua versione dei fatti. "All’inizio ero rimasto fuori perché i veterani non facevano entrare i ragazzini come me, poi si sono un po’ stancati e sono potuto entrare. Ero in campo con Michael Jordan, Antoine Walker, Penny Hardaway, Ron Artest, Michael Finley e gente del genere" ha raccontato, spiegando che lui aveva solo 16 anni e si giocava nel campo di Jordan chiamato "Hoops". Quando gli è stato chiesto chi lo avesse marcato, James ha risposto prontamente "Nessuno. Ero immarcabile. Quando sono sceso in campo mi sono detto ‘Adesso gli faccio il c…’. Ero nervosissimo all’idea di essere in campo con MJ e tutti gli altri di quel livello. Ma mi sono anche detto: ‘Gioca fuori di testa’. E l’ho fatto, l’ho assolutamente fatto".

La versione di Artest: "Era già più famoso di tutti noi"

Con il suo solito modo un po’ esagerato, Artest a maggio aveva dato questa versione dei fatti: "Tutti sapevano già chi fosse LeBron, era già molto famoso. Era più grande di tutti noi in quella palestra. Quando è arrivato mi sono detto ‘OK, vediamo se è davvero forte’. E ha cominciato a dominare. Aveva 15 o 16 anni. Andava in post, arrivava al ferro. Mi sono detto: 'Questo sarà un problema enorme'. Effettivamente mi ha motivato quando l’ho visto. Mi sono detto: ‘Devo mettermi al lavoro, arriverà nella lega già forte’. Io non ero così a 15 anni".

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