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Playoff NBA, la gara-6 di Trae Young: scatenato nel primo tempo, spento nel secondo

NBA
©Getty

Nel primo tempo di gara-6 Trae Young sembrava pronto a replicare i 38 punti realizzati in gara-5 a Boston, segnando 25 punti nei primi 24 minuti per tenere in partita i suoi Atlanta Hawks. Ma nella ripresa si è spento all’improvviso, sbagliando 12 dei 13 tiri tentati per chiudere con un’altra eliminazione al primo turno dei playoff. Ma il futuro sembra promettente, specialmente per il suo rapporto con Quin Snyder

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In pochi si aspettavano che gli Atlanta Hawks riuscissero a forzare una gara-6 contro i Boston Celtics, tanto è vero che alla State Farm Arena era previsto un concerto di Janet Jackson che è stato rimandato di un giorno per via della concomitanza della serie di playoff. E Trae Young, dopo aver allungato la serie con una sensazionale prestazione da 38 punti in gara-5 al TD Garden suggellata da un canestro da 9 metri a meno di 2 secondi dalla fine, sembrava pronto a forzare anche una insospettabile gara-7, specialmente dopo un primo tempo eccezionale. La stella degli Hawks all’intervallo era già a quota 25 punti, segnando 8 dei 15 tiri tentati tra cui 4/8 dalla lunga distanza e 5/5 ai liberi, distribuendo anche 4 assist per i compagni nei 19 minuti in qui è stato schierato. Se gli Hawks sono riusciti a chiudere il primo tempo sotto solo di una lunghezza è in gran parte per merito suo, complici anche gli zero punti realizzati da Dejounte Murray nel primo tempo al rientro dopo la gara di sospensione scontata in gara-5 per aver colpito un arbitro. Nella ripresa però la storia è cambiata sensibilmente: nei secondi 24 minuti Young si è improvvisamente fermato, segnando solo uno dei 13 tiri tentati (0/4 da tre) e segnando la maggior parte dei suoi 5 punti dalla lunetta (3/3 nella ripresa), aggiungendo due rimbalzi e 6 assist al suo bottino finale di 30 punti, 10 assist e 5 palle perse. Young ha faticato enormemente soprattutto in avvicinamento a canestro, segnando solo 4 dei 14 tiri tentati nei pressi dell’area contro la difesa interna di Boston.

Young: "Marcus Smart è stato molto più aggressivo"

Dopo la partita però Young ha dato un’interpretazione diversa su cosa è cambiato nella ripresa: “Nel primo tempo riuscivo a ricevere la palla in movimento e attaccare immediatamente creando dello spazio, ma nella ripresa Marcus Smart mi è stato molto più vicino ed è stato molto più aggressivo, e anche gli altri mi hanno raddoppiato di più”. A un certo punto le telecamere hanno pizzicato un confronto tra Young e l'arbitro Marc Davis, con Trae che si lamentava di Smart ("Mi spinge ogni volta che vado a canestro") e la guardia dei Celtics che avvicinandosi ha detto all'arbitro "Sto cercando di capire cosa ti sta dicendo".

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Trae Young pessimo tiratore da tre (ai playoff)

Nonostante la delusione della sconfitta, però, ad Atlanta possono ritenersi parzialmente soddisfatti di aver raddrizzato e concluso in maniera rispettabile una stagione nella quale sono stati licenziati in corso d’opera sia l’allenatore (Nate McMillan) che il capo della dirigenza (Trevis Schlenk). Ma sono soprattutto le parole di Young a far ben sperare per la prossima stagione, soprattutto per il rapporto che ha creato con coach Quin Snyder. “Quin è il futuro. Credo che con lui qui questa città vincerà il titolo” ha detto Young, che in passato non era mai stato così pieno di complimenti per i suoi allenatori. “È molto intelligente e non vedo l’ora della prossima stagione. Quest’anno avremmo potuto rimanere fuori dai playoff, sarebbe potuta andare molto peggio. Dobbiamo concentrarci sul futuro, il passato ormai è alle spalle. In alcuni momenti abbiamo mostrato quello che possiamo fare con Quin come allenatore. Dobbiamo solo mettergli i giusti pezzi a disposizione".

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Young risponde a critiche e alle voci di mercato

E anche dal punto di vista personale,  Young sente di essere migliorato in questi mesi sotto la guida dell’ex allenatore degli Utah Jazz, cercando di mettersi alle spalle i difetti di mancanza di responsabilità e di maturità di cui spesso è stato accusato. “Ci sono delle cose in difesa in cui sono migliorato. Se commetto un errore, chiedo scusa. Non posso essere perfetto ora come ora, ma ci sono cose sulle quali mi concentrerò in estate e nel prossimo anno. Non vedo l’ora”. Dopo che per un momento il suo futuro ad Atlanta è sembrato in bilico, sembra che dalla coppia Young-Snyder gli Hawks possano costruire di nuovo, anche se in estate bisognerà prendere molte decisioni pesanti sul roster attorno a loro due.

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