Durante il riscaldamento prima della seconda gara della serie contro i Miami Heat, il n°0 dei Celtics ha sfoggiato una maglia che rimanda alle sue dichiarazioni dopo i 16 punti nel quarto quarto di gara-6 contro Philadelphia in semifinale di conference. Ma accanto ai momenti di dominio assoluto (su tutti i 51 punti di gara-7) nei playoff di Tatum non è mancato qualche passaggio a vuoto
"Humbly". In tutta umiltà. Un'espressione che a Boston sono pronti a far diventare un grido di battaglia (come lo slogan "Unfinished business", in bella mostra sulle sopramaglie dei giocatori in panchina, dopo essere arrivati in finale NBA lo scorso anno ma essersi fermati a un passo dal titolo). Un'espressione che rimanda alla sfida di secondo turno che Tatum e compagni hanno sostenuto contro i Philadelphia 76ers, e in particolare alla gara-6 che ha visto il n°0 dei Celtics faticare tantissimo all'inizio (1/14 al tiro per iniziare la partita) e poi esplodere nel quarto quarto, segnando 16 dei suoi 19 punti finali con quattro triple decisive. Intervistato a caldo appena chiusa la gara, le parole di Tatum sono proprio state: "In tutta umiltà, penso di essere uno dei migliori giocatori al mondo". Lo ha dimostrato la partita successiva, la decisiva gara-7 chiusa con 51 punti (il massimo di sempre per una gara-7 nella storia dei playoff NBA) e allora quel termine usato all'inizio della sua intervista ("Humbly", umilmente) è diventato un mantra per i tifosi biancoverdi. Al punto che la parola è presto finita su una t-shirt e la t-shirt è prontamente finita sulle spalle dello stesso Tatum, che l'ha sfoggiata nel prepartita di gara-2 contro gli Heat.
Tantissime luci ma anche qualche ombra nei suoi playoff
Chiusa ancora una volta con ottime cifre (34 punti, 13 rimbalzi e 8 assist, sfiorando quasi la tripla doppia) ma chiusa ancora una volta anche con un passaggio a vuoto, quello nel finale (solo due tiri presi nel quarto quarto, nessuno segnato, e due palle perse), che è costato a Boston il ko e lo 0-2 nella serie contro Miami. "Non siamo ancora morti: abbiamo ancora grandi chance di potercela fare", ha dichiarato Tatum in conferenza stampa. Molto passa anche da lui: nei suoi playoff non sono mancate le prestazioni leggendarie ma anche qualche ombra, come - nella serie contro Philly - i 7 punti in soli 19 minuti in gara-2 con problemi di falli, la gestione rivedibile dell'ultimo pallone dei tempi regolamentari di gara-4 (affidato in ritardo a Smart) o il primo quarto di gara-5 chiuso con 0/5 al tiro. Sotto 0-2 con la serie che si sposta a Miami, i Boston Celtics ora hanno bisogno del miglior Tatum possibile: possibilmente quello che si definisce "in tutta umilta" uno dei più forti giocatori al mondo.