
NBA Finals, le pagelle di gara-2: Adebayo il migliore, Jokic lasciato troppo solo
Miami sbanca Denver con una grande prova di squadra, resistendo per tre quarti e piazzando la zampata vincente nel quarto periodo, trascinata da uno strepitoso Bam Adebayo e dalla sorprendente solidità di Gabe Vincent. I Nuggets si aggrappano a un sontuoso Nikola Jokic, ma vengono traditi da alcuni dei protagonisti di gara-1: ecco tutte le pagelle della seconda partita della serie finale

GABE VINCENT | VOTO: 8 | Per tre quarti è il migliore in campo per gli Heat, una fonte di punti e di gioco a cui affidarsi anche nei momenti più difficili. Un suo gioco da tre punti quando Miami era scivolata sotto di 13 lunghezze riaccende i suoi nel secondo periodo, e lasciarlo da solo significa vedere piovere canestri. Chiude come miglior realizzatore dei suoi a quota 23 punti con 8/12 al tiro e 4/6 da tre: cosa si può chiedere di più?

MAX STRUS | VOTO: 6.5 | Parte fortissimo lasciandosi alle spalle lo 0/9 da tre di gara-1, ma anche se 12 dei suoi 14 punti arrivano nel primo quarto (senza più segnare nella ripresa), bastano e avanzano per mettere in ritmo Miami e aprire il campo al resto del suo gioco, come testimoniano bene i 6 assist mandati a referto (solo Jimmy Butler ne ha avuti di più). Benvenuto nella serie

JIMMY BUTLER | VOTO: 7 | Per tre quarti sembra giocare al contrario e non riesce a imporsi sulla partita, poi nel quarto periodo — nel momento in cui maggiormente gli Heat ne avevano bisogno — segna tre canestri fondamentali e non si sa come chiude a quota 21 punti. Le percentuali rimangono basse (7/19 dal campo), ma commette una sola palla persa a fronte di 9 assist che mettono in ritmo i compagni

KEVIN LOVE | VOTO: 6.5 | Ci si aspettava il suo reinserimento in rotazione, non necessariamente in quintetto — ma la mossa di Spoelstra in qualche modo paga, come testimonia il +18 con cui chiude i suoi 22 minuti in campo. Non tira neanche bene (2/9 dal campo di cui 2/6 da tre), ma raccoglie 10 rimbalzi (migliore di squadra) e con la sua presenza nega le ricezioni nel pitturato che avevano messo in ritmo Aaron Gordon in gara-1

BAM ADEBAYO | VOTO: 8.5 | Mezzo voto in più di Vincent perché in difesa gli tocca l’ingrato compito di marcare Jokic e svolge il suo compito egregiamente. Coach Malone aveva detto che ai Nuggets stavano bene i suoi 26 punti con 25 tiri presi, stavolta ne segna 21 con 8/14 dal campo e 5/5 ai liberi, a cui aggiunge anche 9 rimbalzi, 4 assist e 2 stoppate marchiando a fuoco il quarto periodo in cui è semplicemente perfetto (7 punti, 2 rimbalzi, 3 assist, una stoppata, 2/2 al tiro e 3/3 ai liberi giocando tutti i 12 minuti)

KYLE LOWRY | VOTO: 6.5 | Nel primo tempo viene travolto insieme al resto della panchina dalla fisicità dei Nuggets, ma c’è un motivo se Erik Spoelstra lo tiene in campo per tutto il quarto periodo senza mai privarsene. Lui risponde con 9 punti e 3 assist che non sembreranno molto, ma arrivano nel momento del bisogno da vero campione

DUNCAN ROBINSON | VOTO: 7 | A proposito di farsi trovare pronti: Robinson costeggia la partita per tre quarti anche per l’ottimo lavoro di Christian Braun, poi si accende all’improvviso e segna 10 punti in apertura di quarto periodo che cambiano completamente la partita, sia segnando dall’arco (2/3 da tre) che giocando in avvicinamento a canestro (2/2 al ferro), concedendosi il lusso di sbagliare un libero. Miami non avrebbe vinto senza quella sua fiammata

CALEB MARTIN | VOTO: 5.5 | Perde il posto in quintetto dopo una brutta gara-1 in cui non regge il confronto fisico con gli esterni dei Nuggets, ma gioca comunque quanto Love (attorno ai 22 minuti) e si rende utile con altre cose che non siano segnare (3 punti con 1/3 al tiro). Nella sua partita ci sono 5 rimbalzi, 1 assist, 1 recupero, 1 stoppata e due palle perse: non sarà come nella serie contro Boston, ma porta il suo contributo alla causa

CODY ZELLER | VOTO: 5 | In otto minuti in campo segna due canestri avventurosi e per il resto viene travolto dalla furia di Nikola Jokic, arrivando a doverlo fermare con le cattive in campo aperto per non vedersi lasciare nella polvere un’altra volta. Non sembra essere il suo livello, ma a inizio serie c’è bisogno di qualcosa per far rifiatare Adebayo almeno un po’

HAYWOOD HIGHSMITH | VOTO: 5 | Dai 18 punti di gara-1 allo 0 di gara-2, chiudendo anche con il peggior plus-minus di squadra (-17 in 6 minuti e 8 secondi, quasi un record). È in campo nel momento migliore di Denver e contribuisce ai problemi dei suoi commettendo due falli, lasciando il segno nel match solamente con un rimbalzo offensivo

ERIK SPOELSTRA | VOTO: 8 | Costruisce attorno a Jokic una gabbia di gran lunga migliore rispetto a gara-1, togliendogli le possibilità di passaggio per non far entrare in ritmo i suoi compagni. La scommessa su Love titolare paga subito dividendi e ha il coraggio (nonché il carisma) di poter mettere in panchina Gabe Vincent per buona parte del quarto periodo nonostante fino a lì fosse stato il migliore dei suoi. Anche questo è essere un allenatore da Hall of Fame

JAMAL MURRAY | VOTO: 6 | Il voto è una media tra il rotondo 8 che si merita per alcuni specifici momenti della partita (il parzialone del secondo quarto e il finale di gara) in cui è nettamente il migliore in campo, e il 4 per il resto del match in cui è attivamente dannoso in difesa con rotazioni mancate e closeout pigri facendosi battere troppo facilmente dal palleggio. Sbaglia la tripla del pareggio, ma è un tiro ampiamente nelle sue corde

KENTAVIOUS CALDWELL-POPE | VOTO: 4.5 | Ha sulla coscienza un buon numero delle 17 triple realizzate dagli Heat, perdendosi i tiratori sul perimetro senza riuscire a leggere i finti blocchi degli avversari. Anche in attacco non riesce a lasciare il segno, chiudendo con appena 6 punti, 3 rimbalzi e 3 assist e commettendo sei falli, di cui uno assolutamente gratuito su un tiro da tre punti di Lowry allo scadere dei 24: a Miami servirà qualcosa di diverso

MICHAEL PORTER JR. | VOTO: 4 | Tanto bene aveva fatto in gara-1 e tanto male ha fatto nella seconda partita. Non solo non segna mai in attacco (5 punti con 2/8 al tiro), ma è attivamente dannoso in difesa, dove commette una serie di errori che costringono coach Malone a toglierlo nel quarto periodo per la disperazione. L’unica cosa che lo salva è il lavoro a rimbalzo (6 alla fine), ma per uno del suo talento non può bastare

AARON GORDON | VOTO: 6 | La presenza di Love non gli permette di banchettare atleticamente come fatto in gara-1, ma si fa trovare comunque pronto sulla linea di fondo per un paio di assist artistici di Jokic nel primo tempo. Chiude con 12 punti e 7 rimbalzi mettendo anche le uniche due triple che si prende, tra cui una di grande coraggio nel tentativo di rimonta finale

NIKOLA JOKIC | VOTO: 8 | All’improvviso non trova più le linee di passaggio a cui è abituato, i suoi compagni non entrano mai in ritmo e allora deve mettersi in proprio, sfiorando anche il colpo grosso. Chiude con 41 punti e 11 rimbalzi tirando col 57% dal campo in 42 minuti in cui fa tutto quello che è umanamente possibile fare per tenere in partita i suoi, segnando anche 18 punti nel terzo quarto sui 26 di tutta la squadra

BRUCE BROWN | VOTO: 6 | Nel primo tempo è protagonista del grande impatto della panchina dei Nuggets, che nel secondo quarto travolgono quella degli Heat fino a toccare il massimo vantaggio sul +15. Nel secondo però non riesce a replicare l’intensità fisica necessaria per dare una mano ai suoi, commettendo anche 3 palle perse: gli 11 punti segnati comunque gli valgono la sufficienza

JEFF GREEN | VOTO: 5.5 | Il veteranissimo non commette errori dal campo (una tripla a segno e 6/6 ai liberi) e ci aggiunge anche un rimbalzo e un assist per gradire, facendo il suo con 9 punti a referto e seguendo l’onda del resto della squadra. Ha sulla coscienza però il parziale di inizio quarto periodo degli Heat, commettendo una palla persa e due falli in 2:16 del quarto periodo in cui chiude con -11 di plus-minus

CHRISTIAN BRAUN | VOTO: 6.5 | Anche qui il voto è una media tra il 7.5 per l’eccellente impatto avuto nel primo tempo, nel quale la sua energia cambia senza alcun dubbio la partita, e il 5.5 del resto del match, travolto nella ripresa come i suoi compagni tra le riserve e contribuendo anche lui con -11 di plus-minus in appena due minuti di quarto periodo

MICHAEL MALONE | VOTO: 5.5 | Aveva detto lui stesso che non ci si poteva aspettare che Miami continuasse a tirare male come in gara-1, ma i suoi giocatori sembrano impreparati su tutti i movimenti e i tagli lontano dalla palla che Miami esegue a memoria per liberare i suoi tiratori sul perimetro. Jokic in attacco viene lasciato troppo solo, senza trovare il modo di mettere in ritmo Murray fino a quando non è ormai troppo tardi