Secondo quanto riportato da diverse testate, Kyrie Irving avrebbe spinto i Dallas Mavericks a fare un’offerta per portare LeBron James in Texas, formando un nuovo Big Three insieme a Luka Doncic. Uno scenario però di difficile realizzazione per via dello scarso interesse dei Los Angeles Lakers a collaborare, oltre a difficoltà non di poco conto per quanto riguarda il salary cap
Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. Questo sembra il pensiero di Kyrie Irving, avvicinato da tempo immemore ai Los Angeles Lakers per ricongiungersi con LeBron James, ma con poca collaborazione da parte dei gialloviola che non vorrebbero impegnarsi con il playmaker campione NBA nel 2016 proprio a fianco del Re. Ecco allora l’idea contraria: secondo quanto riportato da The Athletic e Bleacher Report, Irving avrebbe chiesto ai Dallas Mavericks di esplorare la possibilità di orchestrare una trade per portare James in Texas, formando un nuovo Big Three insieme a Luka Doncic. Uno scenario da fantamercato ma che in realtà ha già dei precedenti: verso febbraio, a ridosso della deadline quando la stagione dei Lakers sembrava destinata al fallimento, i Mavericks stavano già preparando un’offerta per prendere il Re, nonostante la sua estensione di contratto dell’estate del 2022 gli impedisse di essere scambiato durante la stagione. Poi la dirigenza dei gialloviola ha messo assieme gli scambi che hanno ribaltato completamente l’annata, arrivando fino alle finali di conference; ma James, a 38 anni compiuti, non ha più tempo da perdere e vuole una contender subito.
LeBron James ai Dallas Mavericks: perché è difficile che accada
Bisogna comunque sottolineare come ogni scenario che porti LeBron a Dallas è decisamente complicato. Innanzitutto l’unica opzione percorribile è quella di uno scambio, visto che il Re è sotto contratto per la prossima stagione a 46.9 milioni di dollari (con una ulteriore player option da 50.6 per il 2024-25) e quindi i Mavericks dovrebbero mettere assieme un pacchetto degno di nota. Ma come sottolineato dal giornalista di The Athletic, la possibilità che James giochi in Texas è “irrealistica e logicamente improbabile”, per quanto tecnicamente possibile. I Mavericks hanno pochi asset a disposizione e dovrebbero mettere assieme un pacchetto non esaltante formato dai contratti di Tim Hardaway, Davis Bertans, Josh Green, Jaden Hardy, la scelta numero 10 al Draft e una futura prima scelta, ma secondo le fonti contattate i Lakers semplicemente non sono interessati a quello che i Mavs potrebbero offrire — a meno che Dallas non impazzisca e offra Luka Doncic, scenario ovviamente impossibile. L’altra possibilità è quella di un buyout, ma James dovrebbe rinunciare davvero a una valanga di soldi (e Irving pure) e comunque i Mavs non avrebbero spazio salariale per far rientrare il suo contratto da 46.9 milioni, che conterebbe per il salary cap anche in caso di buyout. Certo, la presenza di due persone nello staff tecnico che conosce molto bene come Jason Kidd e Jared Dudley (con cui ha vinto nella bolla di Orlando) è intrigante, così come una sua partnership con Doncic che lo ha sempre descritto come il suo idolo, ma decisamente impraticabile.
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La vera notizia: Kyrie Irving vuole rimanere ai Mavericks
Quello che si può dedurre dalla fuoriuscita di questa notizia sui media è però la volontà di Kyrie Irving di rimanere a Dallas, e soprattutto quella di non rinunciare neanche a un dollaro nel suo prossimo contratto. Una volontà ribadita a più riprese e testimoniata da diversi giornalisti affidabili sulle questioni dei Mavericks come Marc Stein, secondo cui Irving “ha continuamente espresso il suo desiderio di rimanere a Dallas e vuole spegnere ogni voce su un suo passaggio a L.A.". Sicuramente influisce il fatto che i Mavs siano la squadra che può offrire più soldi a Irving per il suo prossimo contratto avendo acquisito i suoi Bird Rights, ma anche la voglia di continuare a giocare al fianco di Doncic. Quello di tornare a condividere il campo con LeBron James, però, sembra destinato a rimanere solamente un sogno.