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NBA, Lillard come Payton: fuga a Miami per il titolo? "The Glove" approva la mossa

NBA
©Getty

"Il Guanto" ha giocato più di 12 stagioni a Seattle, prima di provare a inseguire l'anello prima ai Lakers (senza riuscirci) e poi agli Heat (vincendo). La strada verso Miami - e verso il titolo - è quella che Damian Lillard vorrebbe seguire, ricevendo una piena approvazione proprio dall'ex giocatore dei Supersonics 

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Dici Gary Payton, dici Seattle Supersonics, ma l'unico titolo NBA della sua carriera "Il guanto" ("The Glove", il suo celebre soprannome) lo ha vinto a Miami. A fine carriera, nella penultima stagione di un'avventura nella lega durata 17 annate. Le prime 12 (abbondanti) spese con la maglia dei Sonics, prima dell'addio alla "città dello smeraldo" per inseguire il titolo altrove - e trovarlo a Miami. Un percorso che oggi potrebbe essere quello di Damian Lillard, 11 stagioni per lui in Oregon, con la maglia dei Blazers, e ora la volontà di approdare a Miami proprio per poter lottare per l'anello. "Conosco bene Dame, abbiamo lo stesso agente e suo padre è cresciuto con me sui campi di Oakland. Abbiamo la stessa mentalità - racconta - e se mi chiedete se potrà inserirsi bene a Miami, vi dico che lo farebbe alla grande. Io lo so bene, ma lo sai anche lui". Payton si è unito agli Heat (di Wade e Shaq) nel 2005, a 37 anni, ma già due anni prima - nel 2003 - aveva formato i "Fab Four" gialloviola con Shaq, Kobe e Karl Malone (esperimento però rimasto senza anello). Lillard oggi ha 33 anni e si trova davanti a un bivio decisivo per la sua carriera: Gary Payton non ha dubbi su quale strada percorrere. 

Payton: "Lillard in Butler troverebbe la superstar che non ha mai avuto"

"Per lui è arrivato il momento di andare dove vuole andare, e provare a vincere. Vuole giocare per Pat [Riley], e penso sia una gran mossa per lui. Perché non permettergli di inseguire i successi che merita? Se arrivasse a Miami cambierebbe le dinamiche della squadra: grazie a Butler avrebbe un aiuto che non ha mai avuto, un'altra superstar con cui far coppia, oltre a una squadra abituata a lavorare duro in palestra. Vi garantisco che quello che ha fatto di buono a Portland lo farebbe - ancora meglio - a Miami, dove trova una cultura di squadra e un'abitudine alla vittoria maggiore. South Beach sarebbe una destinazione perfetta per lui, e per me se un giocatore vuole inseguire il titolo ha tutto il diritto di farlo: per cosa giochiamo, se non per metterci un anello al dito?", conclude Payton. Lillard ha la "benedizione" anche di GP: ora resta da concretizzare uno scambio che continua a non arrivare. 

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